Aggressione medici, lo sdegno 'silenzioso' dell'Ordine: "Stanchi di urlare, nessuno ci ascolta"
“A bocce ferme e dopo tutto il giusto clamore mediatico, comprese un’interrogazione parlamentare e la solidarietà espressa dal Ministro Lorenzin esprimiamo la solidarietà pubblica di tutta la categoria, dopo averlo fatto in privato, alla collega della Guardia Medica di Foggia vittima della violenza. Lo facciamo oggi per non far spegnere i riflettori sull’atto violento occorso ancora una volta contro una professionista impegnata a salvaguardia della Salute Pubblica”. (Leggi: Guardia Medica, paziente punta un fucile contro un dottoressa).
LA RABBIA. Prende il via così la nota dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Foggia, a margine dell’ennesima aggressione registrata tra il capoluogo dauno e la provincia ai danni di un operatore della sanità pubblica. “Tanti, troppi, comunicati stampa sono stati fatti da parte dell’Ordine in questi anni ogni volta che un atto violento è stato portato contro un medico. L’ultima volta – prosegue la nota -, non più tardi di due mesi fa, abbiamo scritto che ci eravamo stancati di scrivere e che chiedevamo fatti che andassero nella direzione del fare invece dell’annunciare. Ci troviamo ancora, di nuovo, a scrivere”. (LEGGI: In Puglia è record di aggressioni ai medici, parte la campagna)
NIENTE PROCLAMI. “Questa volta, però – conclude amaramente la nota -, vogliamo restare in silenzio per esprime il nostro sdegno e il nostro rammarico per quello che si può fare e non viene fatto. Ci siamo stancati di urlare, inascoltati. Questa volta, dopo il clamore, solo un abbraccio forte di solidarietà alla Collega vittima della violenza, perché un abbraccio dice molto di più di tanti inutili proclami”.
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