Aggressione in via Podgora, Landella sbotta: "Il falso buonismo del governo fa diventare xenofobi anche i tolleranti"
«Intendo esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza ai due agenti della Polizia Locale che, chiamati per un intervento di controllo in via Podgora, si sono ritrovati accerchiati da un gruppo dei numerosi extracomunitari che popolano il “quartiere Ferrovia”, e sono riusciti a sottrarsi all'aggressione anche grazie all’intervento della Polizia di Stato. Ho già fatto richiesta a Sua Eccellenza il Prefetto di Foggia per la convocazione di un tavolo tecnico sulla sicurezza pubblica per potenziare la vigilanza interforze in quell’area centrale della città resa problematica dalla presenza degli stranieri». Sono le parole con cui il sindaco di Foggia, Franco Landella, commenta la vicenda che ha visto protagonisti ieri pomeriggio agenti di Polizia Locale intervenuti nel quartiere Ferrovia.
L’ASPETTO SANITARIO. «Ho anche chiesto – prosegue Landella - che a quel tavolo vi sia il Dipartimento di prevenzione della Asl di Foggia per la verifica di tutte le attività commerciali gestite dagli extracomunitari in condizioni discutibili dal punto di vista igienico-sanitario».
LA “TOLLERANZA XENOFOBA”. Poi, la stoccata del primo cittadino in tipico stile leghista. «Purtroppo, sono consapevole che il problema del controllo è difficilmente risolvibile con le politiche di falsa accoglienza dei migranti perseguite da questo Governo nazionale, che continua a favorire gli sbarchi sul suolo italiano di persone che si riversano poi nelle città bivaccando diffusamente; e questo sistema indisciplinato del fenomeno migratorio, invece di creare integrazione, finisce col favorire reazioni xenofobe anche da parte dei più tolleranti, per i problemi di convivenza civile che molti migranti allo sbaraglio procurano ai cittadini residenti nelle zone di bivacco, per non parlare degli aspetti riguardanti la gestione della sicurezza sanitaria che rivela forti criticità nella tutela dell’intera popolazione coinvolta, migranti compresi. Per questo, chiedo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla ministra Luciana Lamorgese di porre fine a questo scempio buonista da loro perseguito, con conseguenze che poi tocca ai sindaci e alle forze dell’ordine, che sui territori ci vivono, dover fronteggiare».
Il sindaco invece di imputare sempre ad altri responsabilità, arrivasse un progetto serio e condiviso per il recupero del quartiere ferrovia,basta con interventi unatantum ed estemporanei,pensasse a governare la città ormai allo sbando ,ricordando che e" vero che il problema immigrazione e' serio ed e' pur vero che la legge oggi in vigore e' la famigerata Bossi fini, oltre lil pessimo decreto dignita'sppoggiato dalla lega che ha aggravato e non risolto il problema.
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