Un ‘bollettino di guerra’. I dati registrati in maniera accurata e dettagliata dal sindacato della polizia penitenziaria dell’Osapp sono poco incoraggianti. All’interno delle strutture penitenziarie di Foggia, San Severo e Lucera succede di tutto. Il sovraffollamento è una delle cause, ma non la sola. Perché il malessere che si attanaglia all’interno delle mura carcerarie va ricercato anche nella cattiva gestione del sistema penitenziario. A partire dai mancati percorsi di risocializzazione, in forte contrasto con quanto previsto dall’articolo 27 della Costituzione Italiana che parla di “rieducazione del condannato”. Lo rileva anche Domenico Mastrulli, vice segretario generale nazionale dell’Osapp, ricordando “i numerosi episodi di aggressione fisica verso gli uomini della polizia penitenziaria”. Dall’1 gennaio del 2012 nel carcere di Foggia se ne sono verificati almeno cinque. “L’aggressione da parte di alcuni detenuti nei confronti della polizia penitenziaria – spiega Mastrulli – non credo che si possa attribuire interamente a chi vive in stato di detenzione. Va piuttosto attribuita al sistema carcerario che ha delle evidenti lacune, a partire dal sovraffollamento”.
IN 10 IN CELLE DA TRE - Per Mastrulli bisogna cercare di comprendere i motivi che alle volte spingono un detenuto a compiere degli atti di violenza, verso se stesso o verso gli altri. “Quando si è chiusi in dieci in celle da tre posti, con le temperature che toccano i 50 gradi, stando in uno stato di restrizione, può capitare che prima o poi accada qualcosa. Sono dei colpi di testa, delle scintille che ci obbligano a raccogliere l’allarme, il disagio che arriva dai detenuti per portarlo all’attenzione delle istituzioni”.
A FOGGIA UN CASO DI SUICIDIO - Dall’inizio dell’anno ad oggi, tanto per snocciolare qualche dato, nel carcere di Foggia si sarebbero verificati 5 episodi di ingerimento di sostanze nocive; 5 atti di aggressione e ferimenti; 12 colluttazioni ; 14 episodi di autolesionismo; 1 decesso per cause naturali e soprattutto un suicidio e ben 10 tentativi di suicidio. Nel penitenziario di Lucera, invece, i tentativi di suicidio sono stati tre, ma al di là del calcolo quel che appare certo è che le istituzioni sono chiamate ad intervenire per tentare di portare scampoli di diritti anche dietro le sbarre.