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Agguato in via Guiscardi, arrestato 26enne

Il ragazzo, Nicola Valletta, è ritenuto uno degli autori del tentato omicidio di Carlo Briglia

Gli agenti della squadra mobile di Foggia hanno arrestato, questa mattina, Nicola Valletta, 26enne del posto, già noto alle forze di polizia. Il ragazzo è ritenuto uno degli autori della sparatoria avvenuta lo scorso 23 agosto in via Gualtiero Guiscardi, al Rione Candelaro, durante la quale il 35enne Carlo Briglia è rimasto ferito al polpaccio destro.

Le indagini. Secondo gli investigatori della mobile, l’agguato perpetrato ai danni di Briglia sarebbe l’epilogo di una serie di recenti screzi legati al comportamento di Briglia (atteggiamenti definiti “molesti” e “da bulletto di quartiere”) all’interno di un chioschetto che, in quella via del quartiere, è luogo di ritrovo di molti uomini della zona. Episodi di poco conto che però non sarebbero stati digeriti da Valletta, tra i soci dell’attività, che avrebbe quindi esploso 5 colpi di pistola calibro 7,65 all’indirizzo di Briglia, sparando direttamente dal finestrino di una Ford Ka, mentre era in compagnia di una seconda persona in via di identificazione. Valletta, dopo le formalità di rito è stato associato al carcere di Foggia. Le indagini relative al procedimento penale sono state coordinate dal sostituto procuratore del Tribunale di Foggia, Enrico Infante.

Realtà difficile. Anche questa volta – ha spiegato in conferenza stampa il capo della mobile, Alfredo Fabbrocini – abbiamo dovuto fare tutto da soli: non una parola sulla vicenda, infatti, è venuta dalla vittima dell’agguato, dai cittadini o dai possibili testimoni della vicenda”. E questo nonostante la sparatoria sia avvenuta nei pressi del frequentato chioschetto, poco dopo le 20, quando le strade del popoloso rione Candelaro sono affollate e i bambini giocano ancora in strada. Una volta ricostruita l’intera vicenda, spiegano però dalla questura, vanno analizzati i tratti che la rendono così preoccupante, “da mafia di secondo livello – conclude Fabbrocini - dove si agisce a volto scoperto tra le strade cittadine, dove si ricorre all’aiuto e alla protezione del pregiudicato di turno, dove tutto viene coperto dalla coltre spessa dell’omertà”.

di Redazione 


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