Arriva in sala stampa e incrocia il presidente Davide Pelusi. Quel Pelusi che negli ultimi tempi non gli ha tributato parole di elogio. Ma Pasquale Padalino abbozza un sorriso e spiega che “per me è un punto importante, perché abbiamo dato continuità contro una squadra che è terza in classifica e abbiamo dimostrato di esserci”.
“IL GOL CE LO SIAMO FATTI NOI”. “Ci siamo fatti un autogol – spiega Padalino -, una ingenuità clamorosa che potevamo benissimo evitare. D’Angelo è stato uomo fino in fondo e ha ammesso il suo errore pacchiano. Però anche Micale ha le sue responsabilità, in quanto poteva rilanciare lontano e invece ha dato la palla vicino. È un concorso di colpa”.
FORMAZIONE. E sulla scelta in attacco, la spiega così: “Ho messo Leonetti titolare, perché aveva segnato una doppietta a Battipaglia". In realtà, sabato
aveva ipotizzato la panchina per lo stesso Leonetti. Ho detto devono stare sempre sulla graticola e sempre attenti. Anche Giglio deve stare attento. Abbiamo avuto forse troppo rispetto del Bisceglie, che da una parte va bene, ma dovevamo essere più tempestivi e giocare un po’ prima così”.
AGNELLI. Dopo il tecnico tocca al capitano Cristian Agnelli analizzare la partita: "Abbiamo giocato male nei primi minuti, sembrava essere tornati indietro nel tempo a quando facevamo partenze false. Il rigore sbagliato ci ha demoralizzato, poi sono stati importantissimi i cambi fatti dal mister. Alla fine è stata una partita equilibrata e il pareggio è giusto. Ora abbiamo un trittico di partite che ci possono dare continuità". L'ultimo pensiero è per i tifosi: "Speriamo con i risultati di riconquistare i tifosi e di riportare la gente allo stadio perchè abbiamo bisogno del supporto di tutti".
AGOSTINONE. Parla infine Agostinone, protagonista nel bene e nel male in occasione del pareggio per aver "zittito" in maniera polemica il pubblico che lo aveva fischiato più volte: "Sul gol è stato bravo Palazzo a mettere una gran palla, io sono stato bravo a inserirmi e a restare freddo davanti alla porta. Mi sono chiarito subito con la curva. Il gesto non era rivolto a loro ma ai tifosi che remano contro che invece di incitare sembra che si accaniscano soprattutto con chi è di Foggia. Apprezzo invece i club organizzati che dal primo al novantesimo ci supportano. Dedico il gol a loro, ai mister e ai miei compagni, non a chi ha solo voglia di protestare perchè non si vince come squadra, si vince come ambiente".