E scatta la fase 2. Alla conservazione dei beni del centro storico di Foggia ci pensano gli studenti dell’Istituto Tecnico E. Masi. Domattina, a partire dalle ore 9.00, a via Arpi, il con il “Progetto Sisma”, indagine conoscitiva sullo stato di conservazione degli edifici del centro storico foggiano promosso dall'Associazione Alternativa Arte, dalla Fondazione Banca del Monte 'Domenico Siniscalco Ceci', dal Comune di Foggia e dalla scuola foggiana.
VIA ARPI AL SETACCIO. Dopo i rilievi dello scorso sabato, i quali hanno interessato gli edifici prospicienti Piazza Mercato e i relativi aggregati urbani, tocca ai palazzi signorili e agli edifici storici della via più nota della città, la quale verrà passata al setaccio dai futuri geometri dello storico istituto tecnico. Gli studenti del quinto anno infatti, si occuperanno del monitoraggio dello stato di conservazione degli edifici presenti nel centro storico di Foggia, che necessitato di essere tutelati da eventuali rischi sismici e calamità naturali. A coordinarli, secondo una suddivisione per gruppi operativi, sono i docenti dell’Istituto e i tutor dell'Associazione Alternativa Arte. Gli studenti, pertanto, in questa seconda fase importante del progetto a loro dedicato, avranno a disposizione gli strumenti più avanzati impiegati dai professionisti del settore, quali il laser-scanner 3D, la termo camera e macchine fotografiche digitali ad alta definizione.
PRESTO A FERRARA. Infine, un’ulteriore nota di merito per questa iniziativa. Il Progetto Sisma infatti, verrà presentato alla XX edizione del Salone dell'Arte del Restauro e della conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara, come Progetto Pilota, nel Convegno dal titolo"Progetto Sisma- quale momento di sensibilizzazione e formazione verso le nuove generazioni sulle attività di volontariato di Protezione Civile dei Beni Culturali", in programma sabato 23 marzo, all’interno della sala "Castello" del Salone del Restauro di Ferrara. Inoltre entro dicembre si svolgerà una mostra -convegno presso la sede della Fondazione Banca del Monte, per la divulgazione dei risultati raggiunti.