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Ai dirigenti del Comune di Foggia assegnati 250mila euro in maniera irregolare

Un errore (?) aggira le decurtazioni imposte dalla legge

Quasi 250mila euro in più assegnati ai Dirigenti del Comune di Foggia per gli anni 2011-2012 alla faccia delle decurtazioni imposte dalla legge. Foggia Città Aperta ha calcolato tale importo come somma eccedente rispetto a quanto era possibile attribuire in totale al fondo retribuzione dei dirigenti secondo quanto previsto dalla normativa in materia.

IL FONDO RETRIBUZIONE DIRIGENTI. Nei giorni scorsi, complice la visita in città di una troupe televisiva e il successivo servizio andato in onda su una tv nazionale, si sono levate le voci unanimi di stampa e cittadini, in alcuni casi non senza un velo di eccessivo populismo, indignati per le cifre esose guadagnate dai dirigenti del Comune di Foggia. Quasi in contemporanea è stata approvata la determina di costituzione del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti per gli anni 2010-2012. Foggia Città Aperta, lasciando da parte qualsiasi ulteriore considerazione, ha approfondito il testo della determina dirigenziale e la normativa relativa, giungendo a una conclusione sconcertante: gli importi stabiliti dal Comune presentano irregolarità evidenti.

LA NORMATIVA. Il decreto legge n. 78/2010 all'art. 9 comma 2-bis stabilisce, infatti, che "per gli anni 2011-2012-2013 l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, non può superare il corrispondente importo dell'anno 2010 ed è comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio". Ebbene a Foggia il numero dei Dirigenti è sceso nel 2011 da 17 a 16 e nel 2012 di ulteriori tre unità. Attualmente i Dirigenti in servizio sono 13.

LA CIRCOLARE ESPLICATIVA. Una circolare esplicativa della Ragioneria Generale dello Stato, la n. 12 del 15 aprile 2011, chiarisce poi nel dettaglio come applicare le decurtazioni. Secondo le indicazioni ministeriali occorre considerare il valore medio dei dirigenti presenti ad inizio e fine anno 2010 e confrontarlo con il valore medio dei dirigenti nell'anno di riferimento. La variazione percentuale tra le due consistenze medie di personale determina la misura di variazione da operarsi sul fondo.
 

LA VARIAZIONE PERCENTUALE. Ed è a tal punto che sorgono i problemi. Le normative sono correttamente citate nella determina dirigenziale tuttavia, al termine dell'illustrazione, i conti non tornano e le variazioni applicate sono del tutto irrisorie rispetto a quanto stabilito dalla legge. Per esempio, nel 2010 il numero medio di dirigenti presenti è stato di 16,5 (17 a inizio anno e 16 a fine anno). Nel 2011 è stato di 15,5 (16 a inizio anno e 15 a fine anno). Con tali risultanze il fondo per il 2011 andava decurtato del 6,06% (la variazione percentuale tra 15,5 e 16,5) e l'importo corretto da tagliare sarebbe dovuto essere pari a € 68.225,67. La diminuzione applicata è invece dell'1% (variazione assoluta tra le due cifre) per un importo di soli € 11.257,25. E l'errore in termini monetari incide in maniera ancora più grave considerando l'anno 2012. In tal caso la differenza tra consistenze medie è pari a 3,5 in termini assoluti (differenza tra 16,5 e 13) ma in termini percentuali è di ben il 21,21%. Ciò significa che la riduzione da apportare nel fondo retribuzione 2012 deve essere di circa 225mila euro e non dei "miseri" € 37.645,31 applicati.

 

L'ESEMPIO DELLA TORTA. Per semplificare potremmo immaginare una torta (il fondo) e quattro bambini golosi (i dirigenti). Se uno di loro andasse via, per mantenere inalterato il contenuto di calorie a ciascun bimbo la parte da togliere è l'intera fetta e non le briciole. La parte da togliere cioè è la variazione percentuale tra 3 (i bimbi che restano) e 4: tale variazione è il 25% e non uno! L'effetto finale lascia basiti: nei due anni un importo totale di quasi 250mila euro in più lasciati nel fondo.

ERRORE MACROSCOPICO. Possono sembrare calcoli complicati eppure si tratta di "formulette" comuni che possono trovarsi in qualsiasi manuale di pre-algebra in uso nelle scuole medie. Tornando all'esempio della torta, però, se per i bambini un pò di dolce in più non fa poi così tanto male, senza voler sottovalutare i problemi di obesità infantile, nel caso dei dirigenti i soldi in più sono sottratti all'intera comunità. E' un errore marchiano che, quand'anche fosse stato compiuto in buona fede, appare non scusabile e non deve passare inosservato. Quando si ha a che fare con risorse pubbliche non si può cadere in tali abbagli soprattutto quando a beneficiarne sono in pochi tra cui proprio colui che ha firmato la determina.

I REVISORI CHE NON CONTROLLANO. Stupisce poi il fatto che il documento sia passato sotto gli occhi di svariate persone: impiegati, dirigenti, consiglieri, assessori, sindaco e revisori dei conti. A questi ultimi risulta che la determina sia stata inviata il 10 dicembre scorso e ad oggi non è stata resa nota alcuna richiesta di revisione. Eppure un ulteriore dato poteva facilmente mettere sul "chi va là" i controllori: il risultato paradossale a cui si è arrivati con i calcoli comunali è che ad oggi l'importo medio spettante a ciascun dirigente è salito a 71500 euro nel 2012 rispetto ai 66mila del 2010. Possibile che nessuno lo abbia notato? Siamo certi che, venuto a galla l'errore, il Comune correrà subito ai ripari anche perchè "fortunatamente" le retribuzioni non sono ancora state liquidate: occorrerà procedere ad una determina in autotutela con cui procedere alla revoca di quanto stabilito e al ricalcolo corretto del fondo. Ma a questo punto sarà scusata una punta di demagogia: cosa sarebbe accaduto se Foggia Città Aperta non avesse sollevato il caso?

di Redazione 


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