Stampa questa pagina

Al Comune di Foggia il ponte di Ferragosto dura quasi 10 giorni

L'autogol di Dicesare sul "caso contributi fitti"

“Nessun ritardo degli uffici dell'ente ma, evidentemente, una comunicazione frettolosa verso l'utenza da parte di qualche amministratore”. Nella diatriba sui ritardi nell'erogazione dei contributi fitti (LEGGI L'ARTICOLO) si inserisce il dirigente dei Servizi Finanziari del Comune di Foggia, Carlo Dicesare.
L'INTERVENTO. Interrompendo per un momento le sue vacanze (è lui stesso che rassicura: “Rientro il 2 settembre”) Dicesare non ci sta e per difendere l'operato degli uffici snocciola una serie di date e illustra l'intero procedimento predisposto per il pagamento dei sussidi, finendo però per contraddirsi e innescare una nuova polemica nei confronti di “amministratori frettolosi”.
AMMINISTRATORI “FRETTOLOSI”. Le ferie “non c'azzeccano”, avrebbe detto in altri tempi Antonio Di Pietro. Piuttosto a giudizio di Dicesare vi è stata “evidentemente, una comunicazione frettolosa verso l'utenza da parte di qualche amministratore”. Il riferimento, neanche tanto casuale, è ad Annarita Palmieri, consigliere comunale con delega del sindaco all'emergenza abitativa alla quale la frenesia nell'annunciare la notizia “succulenta” ha giocato il brutto scherzo di anticipare troppo i tempi. Effettivamente dare “in pasto alla stampa” il comunicato del pagamento dei contributi lo stesso giorno dell'arrivo dei soldi dalla Regione Puglia non è stata proprio una mossa da scacchista.
Il “PONTONE” DI FERRAGOSTO. Per difendere l'operato degli uffici, poi, Carlo Dicesare elenca una serie di date e di passaggi “imposti dalle norme e dai regolamenti”. Tempi tecnici insomma inderogabili. Peccato però che abbia avuto conoscenza della determinazione del dirigente delle politiche abitative il 12 agosto, tre giorni dopo che era stata predisposta, come dimostrato dal documento in allegato (scarica in basso). E come se non bastasse giustifica il fatto che “per il ponte di Ferragosto, gli atti sono arrivati al Servizio Finanziario intorno al 20 agosto”: quasi dieci giorni, dimenticandosi che tra le due date ci sono state ben cinque giornate lavorative. Insomma un “pontone” degno di fare concorrenza a quello progettato per lo Stretto di Messina. Ci sono voluti poi altri sette giorni per far fare agli atti il passaggio in Segreteria Generale per la pubblicazione all'Albo pretorio. C'entrano le ferie o è normale che ci mettano una settimana per percorrere qualche metro?
BUROCRAZIA ENDEMICA. Ieri, ad ogni modo, i contributi sono stati finalmente resi disponibili ai beneficiari, che poi è quello che più conta. Fatto sta che probabilmente sarebbe stato meglio dare “la colpa alle ferie”. Se lo stesso dirigente Carlo Dicesare giustifica tempi così dilatati per il “balletto delle carte” tra gli uffici, quando l'utilizzo della modalità informatica consente con un click di trasferire fondi da un capo all'altro del mondo, allora è proprio vero che la burocrazia nella Pubblica Amministrazione è ormai endemica, difficile da debellare anche con cure da elefanti.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload