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Al Teatro Impertinente c'è “Brandelli d’Italia”: piccole e grandi miserie dal Belpaese

Lavoro finale degli attori della Scuola di Teatro "PCI"

Uno spettacolo corale, dal carattere spiccatamente politico, per uno sguardo ironico e disincantato sulle piccole e grandi miserie del nostro Paese. E’ “Brandelli d’Italia”, lo spettacolo che i 12 allievi del primo anno della “Scuola di teatro” della Piccola compagnia impertinente di Foggia presenteranno, sul palco di via Castiglione 49, il 31 maggio e in replica il 1° e il 2 giugno, a margine del cartellone teatrale appena giunto a conclusione.
IL PERCORSO. Otto mesi di formazione multidisciplinare, attraverso un percorso lungo ed emozionante che si concluderà con uno spettacolo “corale” per eccellenza, summa di un lavoro completo e organizzato per moduli, tra improvvisazione teatrale, discipline sportive, lavoro sul corpo ed esercizi di scrittura creativa e drammaturgia. Accanto alle tecniche di recitazione che coinvolgono corpo, voce ed emozione, infatti, la Scuola di Teatro della PCI da’ spazio anche a discipline sportive e artistiche capaci di integrare una preparazione puramente attoriale per dare, quindi, la possibilità, a quanti frequenteranno la scuola, di costruirsi un ampio ventaglio di capacità espressive, un bagaglio professionale di tutto rispetto.
 
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LO SPETTACOLO. Sul palco del Piccolo teatro impertinente di Foggia andranno in scena (in ordine alfabetico) Mariangela Conte, Miriam d'Amato, Anna Laura d'Ecclesia, Michela Delli Carri, Piernicola Dembech, Claudio Digennaro, Fabio Fabiano, Paola Fatigato, Laura Petrino, Rocco Sardella, Viviana Soldani e Luciano Veccia. Ideazione e regia sono di Pierluigi Bevilacqua.
“Brandelli d'Italia è il risultato del primo anno di scuola di teatro della Piccola compagnia impertinente”, spiega il direttore artistico della PCI e regista del lavoro. “Si tratta di uno spettacolo che nasce da alcuni interrogativi, a cui ogni giorno dovremmo almeno provare a dare una risposta: E' un paese in rovina questo? O lo è sempre stato, e la condizione di precarietà perenne è la nostra arma migliore? Sembra di essere in perenne attesa di una rivoluzione, la guerra ci passa accanto, ma noi rimandiamo. Abbiamo sempre qualcosa prima da fare. Festeggiare, per esempio”.

Spettacolo “a cappello”. Ingresso ore 20.30, sipario 21.

Per info e prenotazioni:

info@piccolacompagniaimpertinente.com

0881.1961158

di Redazione 


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