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Alenia, allarme Fismic: “A Foggia stabilimento a rischio, Finmeccanica procuri nuove commesse”

Il futuro dello stabilimento foggiano di Alenia è incerto. Molto incerto. È l’esito dell’incontro incontro tra il Direttore generale della Divisione Aerostrutture di Finmeccanica, Alessio Facondo e i delegati sindacali Alenia di Foggia, alla presenza anche del Direttore del personale, del Direttore di stabilimento e del Responsabile HR del sito foggiano.

L’INCONTRO. Ad annunciarlo è l’Rsu FISMIC Giuseppe Danza, che ha prontamente informato i lavoratori con un comunicato sindacale. Durante l’incontro, sollecitato più volte proprio dalla FISMIC, è stata illustrata una panoramica circa il futuro dello stabilimento foggiano: sono state individuate delle lavorazioni che presto verranno internalizzate – spiegano dal sindacato -, poiché, a oggi, realizzate presso ditte esterne: probabilmente – si evidenzia - solo un magro compenso di bassa qualità che poco si addice al know-how e alle alte competenze di uno stabilimento così esperto nella lavorazione di materiali compositi come quello di Foggia. Il futuro resta, quindi, incerto: nessuna nuova commessa, infatti, pare affacciarsi all’orizzonte.

PEGGIORI ASPETTATIVE. “Secondo il Direttore di Divisione - spiega Danza - lo stabilimento di Foggia è quello con peggiori aspettative, rispetto a quelli di Grottaglie, Pomigliano e persino di Nola. L’azienda, quindi, ha assunto l’impegno di evitare la cassa integrazione nell’ultimo trimestre del 2016, ad oggi a rischio, scusandosi anche per le inefficienze createsi all’interno dei vari reparti ammettendo le proprie responsabilità, non imputabili ai lavoratori”.

LA PREOCCUPAZIONE. “La promessa da parte del vecchio management - spiega il Segretario FISMIC Zenga - era quella di fare investimenti su Foggia portando nuovi programmi da realizzare: una promessa mai mantenuta che ha portato i lavoratori dello stabilimento dauno ad un clima di preoccupazione continua”.

I LAVORI. “Oggi lo stabilimento Finmeccanica di Foggia si ritrova con il programma Bombardier che equivale ad una cambiale scaduta, il JSF che è appeso alle decisioni del Governo italiano e della Lockheed Martin, il Turboprop che resterà solo uno schizzo su carta e la fabbricazione/montaggio dello stabilizzatore B787-10 che rimarrà solo un sogno - spiegano i rappresentanti FISMIC -. Persino il box multispar dello stabilizzatore B787-9, a detta dell’azienda, sarebbe addirittura a rischio”.

IL FUTURO. Insomma, nulla di fatto. Il Direttore Generale di Divisione ha rassicurato che lavoro nel sito foggiano ci sarà per altri 3 o 4 anni ma, oltre alla dubbia riuscita - evidenziano da FISMIC -, il futuro dello stabilimento rimane ancora incerto, a dispetto di quello che fino a poco tempo fa andavano predicando altre sigle sindacali, che non sembravano affatto in ansia per il futuro.

LE COMMESSE. “I lavoratori foggiani non staranno fermi a guardare cosa accadrà: l’eutanasia dell’Alenia non è ben accetta - concludono i lavoratori FISMIC -. Faremo tutto ciò che servirà affinché i ben pagati manager di Finmeccanica procurino nuove commesse al sito foggiano, poiché la FISMIC ritiene intollerabile che vengano gettati all’aria l’impegno e il sacrificio di chi per anni ha servito dignitosamente quest’azienda contribuendo significativamente a rendere Finmeccanica leader mondiale nel settore dell’alta tecnologia”.

di Redazione 


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