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Alla (ri)scoperta di Foggia: De Leo e Mastroiorio presentano un volume su Palazzo Galiani-Battipaglia-Filiasi

Sarà presentata presso il Museo Civico di Foggia in una conferenza multimediale con proiezione di foto, disegni e piante e documenti d’epoca, una nuova pubblicazione di storia locale: si tratta del volume sul “Palazzo Galiani-Battipaglia-Filiasi, sede dell’Archivio di Stato di Foggia e già sede della Camera di Commercio” di Carmine de Leo e Massimo Mastroiorio. L'appuntamento è fissato per martedì 17 dicembre (ore 17,30) e a tutti i partecipanti sarà donato il file del libro digitalizzato, mentre ai soci dell’associazione Amici del Museo verrà consegnata la copia cartacea.

IL VOLUME.  Il più elegante palazzo gentilizio di Foggia in una storia di tre secoli, fra ricostruzioni, rifacimenti, sontuosi ricevimenti, duelli per bellissime marchesine, riunioni segrete e quant’altro possa appassionare un lettore desideroso di conoscere la storia della città d Foggia attraverso quella di quest’antica dimora eretta dai Galiani nei primi anni del Settecento e ricostruita dai Battipaglia dopo il sisma del 1731, probabilmente su disegno dell’architetto napoletano Giuseppe Astarita, di cui richiama linee e spunti artistici del tardo barocco presenti anche nelle facciate di altri edifici religiosi e privati di Foggia e della sua provincia. Frutto di un ricerca condotta per alcuni anni in una ventina di archivi locali e nazionali, attraverso la consultazione di varia documentazione inedita, il testo è stato realizzato da Carmine de Leo e Massimo Mastroiorio: il primo noto ricercatore di storia locale e presidente del Dipartimento Cultura Dauna degli Amici del Museo Civico e il secondo direttore dell’Archivio di Stato di Foggia e già autore di vari saggi. 
 
GLI SPAZI.  Il palazzo ospitò anche per quasi un secolo, dopo il 1860, la Camera di Commercio di Foggia. Nella seconda metà del Novecento, acquistato dal Ministero della Cultura, il palazzo ospitò gli uffici dell’Archivio di Stato, poi penalizzati dal loro trasferimento presso i depositi dello stesso Archivio in locali del palazzo Dogana, provocando notevole disagio per gli studiosi per le difficoltà di accesso alla biblioteca dello stesso Archivio, ricchissima di pubblicazioni di storia locale, di edizioni molto rare e di cinquecentine, oltre che per la mancanza di una sala convegni. L’edificio è oggi in ristrutturazione per ospitare l’istituendo Museo nazionale archeologico della Daunia, che raccoglierà, si spera presto, tutte le testimonianze archeologiche di Foggia e provincia.

di Redazione 


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