L'allarme di Cia Capitanata: “Tonnellate di rifiuti abbandonati nelle zone rurali”
Tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania sono abbandonati illegalmente nelle campagne di tutto il Foggiano. E’ quanto è stato ormai appurato da decine di segnalazioni e denunce da parte degli agricoltori che, in alcuni casi, si sono ritrovati balle di immondizia fin dentro i propri campi, soprattutto quelli che affacciano su strade comunali e provinciali nelle zone rurali più isolate.
Oltre a questo strano e inquietante giro di rifiuti scaricati illegalmente e provenienti dalla Campania, c’è poi il drammatico fenomeno dell’abbandono di materiale di scarto per l’edilizia, mobili, pneumatici, coperture in amianto.
DANNO E BEFFA. “Quello che succede è sotto gli occhi di tutti - commenta Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata - è un fenomeno che riguarda tutta la provincia di Foggia, specialmente i comuni dove l’agro è più esteso ed è raggiunto da strade comunali e provinciali: Cerignola, San Severo, Lucera, ma anche il comprensorio rurale del capoluogo, la zona dell’Alto e del Basso Tavoliere". A Torremaggiore, un carico di rifiuti é stato abbandonato nei terreni di un componente di giunta di Cia Capitanata. Per gli agricoltori si tratta di un duplice danno: da una parte, quei rifiuti e i conseguenti roghi rappresentano un fattore di rischio per le loro coltivazioni; dall’altro, la legge impone al proprietario dei terreni su cui sono stati abbandonati i rifiuti di provvedere di tasca sua allo smaltimento. "Centinaia e a volte migliaia di euro per smaltire rifiuti abbandonati illegalmente da criminali senza scrupoli: oltre al danno, dunque, c’è anche la beffa per gli agricoltori. E per chi non si adegua, tirando fuori subito i soldi e provvedendo nel minor tempo possibile allo smaltimento, ci sono multe pesantissime e una denuncia penale. E’ una situazione assurda e intollerabile”.
L'INCONTRO CON IL PREFETTO. Per questi motivi, CIA Agricoltori Italiani di Capitanata ha chiesto un incontro urgente al prefetto Maurizio Valiante.
“Occorre affrontare il problema - rimarca Nicola Cantatore, direttore provinciale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori -. Bisogna tutelare le aziende agricole e serve difendere, presidiare e bonificare il territorio contro l’altissimo rischio rappresentato da quei rifiuti”.
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