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Alluvione Gargano, dalla Prefettura il "Sì allo stato d'emergenza"

Vendola: "La Regione c'è". Tarquinio-Scalfarotto e i fondi per la prevenzione

 “Attendiamo la ricognizione completa dei danni causati dall’alluvione al territorio garganico, ma credo che ci siano tutte le condizioni per richiedere lo stato di emergenza. Le prime somme da attribuire a questa istanza verranno stabilite al termine della stima dei danni”. Sono le parole del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, durante l’incontro con la stampa contestuale al vertice in Prefettura (conclusosi nel tardo pomeriggio di oggi) in cui il numero 1 della Protezione civile ha incontrato i sindaci dei 14 comuni colpiti dalla calamità naturale, rassicurandoli ed esprimendo al contempo soddisfazione per come ha funzionato la macchina dei soccorsi.
Gabrielli ha inoltre precisato che gli interventi di ripristino del territorio garganico si divideranno in quelli  a carattere emergenziale e gli altri a carattere strutturale. Ha poi ricordato la grande attenzione del Governo per il dramma che la provincia di Foggia ha vissuto in questi giorni, cosa che garantirà un intervento adeguato per una messa in sicurezza del territorio più ampia e articolata, nell’ottica della prevenzione al dissesto idrogeologico.   
E intanto le prime stime dei danni, seppur molto parziali, iniziano ad arrivare dai comuni colpiti dall’alluvione. Per ciò che riguarda Peschici, per esempio, è lo stesso sindaco del comune garganico, Francesco Travaglione, ad indicarle: "I danni contingenti provocati dal violento nubifragio che ieri ha colpito Peschici ammontano a 4-5 milioni di euro, escludendo i danni ai privati. Se invece - ha detto Travaglione - comprendiamo i danni da mancata programmazione turistica i danni arrivano a centinaia di milioni".
Sul tema, al termine del vertice in Prefettura, sono arrivate le rassicurazioni del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presente all’incontro di oggi pomeriggio insieme all’assessore regionale alla Protezione civile, Guglielmo Minervini. “Abbiamo già dato ai sindaci – ha precisato Vendola - l’autorizzazione a procedere con delibere di somma urgenza per gli interventi immediati con la garanzia politica che la Regione si farà carico delle risorse necessarie. Domani avremo la prima relazione dell’Autorità di bacino. Ci predisponiamo a consegnare il dossier a Palazzo Chigi e a fare il nostro dovere, chiedere cioè lo stato di emergenza complessivamente per la zona del Gargano e chiedere lo stato di calamità naturale per i danni inferti all’agricoltura.  Vorrei sottolineare un elemento nuovo – ha aggiunto Vendola – e cioè che tutta la classe dirigente, tutti i sindaci, la Regione da parecchio tempo, ha condiviso la necessità di andare a colpire la radice dei fenomeni che ci espongono alla drammatica possibilità che eventi estremi portino rovina e morte. Noi abbiamo bisogno di intervenire ulteriormente sul dissesto idrogeologico”.
Una risposta, seppur indiretta, alle sollecitazioni, arrivate nella giornata di ieri, dal senatore foggiano di Forza Italia, Lucio Tarquinio, circa la necessità di una più convinta prevenzione idrogeologica sul territorio. Secondo il coordinatore provinciale di Forza Italia, infatti, “accanto alle azioni di supporto e di sostegno emergenziale, va avviata una riflessione sul dissesto idrogeologico che attanaglia purtroppo la Capitanata. Le parole che abbiamo ascoltato sino ad oggi devono lasciar posto finalmente ai fatti. Nell’ultima legge di stabilità, attraverso un mio emendamento – ha ricordato Tarquinio - fu possibile stanziare oltre 90 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico della Puglia, di cui oltre 10 destinati alla provincia di Foggia. Rivolgo un appello al Governatore Nichi Vendola affinché si attivi rapidamente per utilizzare queste risorse, anche, se necessario, intervenendo nei confronti delle amministrazioni che non hanno ancora predisposto le necessarie e relative progettualità, evitando così che questi importanti e fondamentali finanziamenti possano andare perduti”.
 
Sul tema dei nuovi e cospicui finanziamenti governativi a disposizione del contrasto al disastro idrogeologico è intervenuto anche il sottosegretario alla Riforme costituzionali, Ivan Scalfarotto: “Una volta conclusa l’emergenza – ha precisato l’esponente Pd - bisognerà intervenire per ristorare almeno in parte le popolazioni del danno subito e soprattutto per mettere in sicurezza quelle aree. Su quest’ultimo punto va ricordato – ha concluso Scalfarotto - che nel decreto Sblocca Italia il tema del dissesto idrogeologico entra per la prima volta nelle grandi priorità dell’azione del Governo, con uno stanziamento di due miliardi e trecento milioni di euro per il contrasto del fenomeno. Si tratta di soldi non spesi dal 1988 ad oggi per iperburocrazia, scarsi controlli, veti e patto di stabilità. Sono risorse delle quali la Puglia, Regione virtuosa in questa materia, potrà certamente intercettare una quota rilevante.”
 
Infine gli onorevoli foggiani del Pd, Michele Bordo e Colomba Mongiello, hanno gettato uno sguardo istituzionale attento e preoccupato sui gravi danni economici subìti, in questi giorni, dal comparto agricolo e turistico del Gargano e sulla necessità di interventi governativi straordinari a sostegno di una rapida ripresa del territorio.  “La dimensione del disastro ambientale ed economico provocato dall’alluvione nel foggiano – ha dichiarato la Mongiello - deve indurre il Governo a prestare tutta l’attenzione istituzionale e finanziaria necessaria ad assistere la popolazione e le imprese. L’economica turistica ha subito un colpo gravissimo al termine di una stagione pessima ed è facilmente immaginabile la disperazione di chi ha visto franare anni di sacrifici. Identico lo scenario per l’economia agricola: metà della produzione di pomodoro è da buttare, centinaia di ettari di ortaggi sono sott’acqua, uva e olive irrecuperabili”. Gli effetti dell’alluvione sul comparto agricolo foggiano, dunque, saranno discussi mercoledì mattina in Commissione Agricoltura con il ministro Maurizio Martina che risponderà ad un’interrogazione presentata dalla stessa Colomba Mongiello e sottoscritta dai parlamentari foggiani del PD.
“Attendiamo la ricognizione completa dei danni causati dall’alluvione al territorio garganico, ma credo che ci siano tutte le condizioni per richiedere lo stato di emergenza. Le prime somme da attribuire a questa istanza verranno stabilite al termine della stima dei danni”. Sono le parole del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, durante l’incontro con la stampa contestuale al vertice in Prefettura (conclusosi nel tardo pomeriggio di oggi) in cui il numero 1 della Protezione civile ha incontrato i sindaci dei 14 comuni colpiti dalla calamità naturale, rassicurandoli ed esprimendo al contempo soddisfazione per come ha funzionato la macchina dei soccorsi.
LE OPERAZIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL GARGANO. Gabrielli ha inoltre precisato che gli interventi di ripristino del territorio garganico si divideranno in quelli a carattere emergenziale e gli altri a carattere strutturale. Ha poi ricordato la grande attenzione del Governo per il dramma che la provincia di Foggia ha vissuto in questi giorni, cosa che garantirà un intervento adeguato per una messa in sicurezza del territorio più ampia e articolata, nell’ottica della prevenzione al dissesto idrogeologico.  
I DANNI ECONOMICI A PESCHICI. E intanto le prime stime dei danni, seppur molto parziali, iniziano ad arrivare dai comuni colpiti dall’alluvione. Per ciò che riguarda Peschici, per esempio, è lo stesso sindaco del comune garganico, Francesco Travaglione, ad indicarle: "I danni contingenti provocati dal violento nubifragio che ieri ha colpito Peschici ammontano a 4-5 milioni di euro, escludendo i danni ai privati. Se invece - ha detto Travaglione - comprendiamo i danni da mancata programmazione turistica i danni arrivano a centinaia di milioni".
STATO D'EMERGENZA: "LA REGIONE FARA' LA SUA PARTE". Sul tema, al termine del vertice in Prefettura, sono arrivate le rassicurazioni del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presente all’incontro di oggi pomeriggio insieme all’assessore regionale alla Protezione civile, Guglielmo Minervini.
“Abbiamo già dato ai sindaci – ha precisato Vendola - l’autorizzazione a procedere con delibere di somma urgenza per gli interventi immediati con la garanzia politica che la Regione si farà carico delle risorse necessarie. Domani avremo la prima relazione dell’Autorità di bacino. Ci predisponiamo a consegnare il dossier a Palazzo Chigi e a fare il nostro dovere, chiedere cioè lo stato di emergenza complessivamente per la zona del Gargano e chiedere lo stato di calamità naturale per i danni inferti all’agricoltura.  Vorrei sottolineare un elemento nuovo – ha aggiunto Vendola – e cioè che tutta la classe dirigente, tutti i sindaci, la Regione da parecchio tempo, ha condiviso la necessità di andare a colpire la radice dei fenomeni che ci espongono alla drammatica possibilità che eventi estremi portino rovina e morte. Noi abbiamo bisogno di intervenire ulteriormente sul dissesto idrogeologico”.
L'APPELLO DI TARQUINIO A VENDOLA. Una risposta, seppur indiretta, alle sollecitazioni, arrivate nella giornata di ieri, dal senatore foggiano di Forza Italia, Lucio Tarquinio, circa la necessità di una più convinta prevenzione idrogeologica sul territorio. Secondo il coordinatore provinciale di Forza Italia, infatti, “accanto alle azioni di supporto e di sostegno emergenziale, va avviata una riflessione sul dissesto idrogeologico che attanaglia purtroppo la Capitanata. Le parole che abbiamo ascoltato sino ad oggi devono lasciar posto finalmente ai fatti. Nell’ultima legge di stabilità, attraverso un mio emendamento – ha ricordato Tarquinio - fu possibile stanziare oltre 90 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico della Puglia, di cui oltre 10 destinati alla provincia di Foggia. Rivolgo un appello al governatore Nichi Vendola affinché si attivi rapidamente per utilizzare queste risorse, anche, se necessario, intervenendo nei confronti delle amministrazioni che non hanno ancora predisposto le necessarie e relative progettualità, evitando così che questi importanti e fondamentali finanziamenti possano andare perduti”.
SCALFAROTTO: "IL GOVERNO STANZIERA 2,3 MILIARDI PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO". Sul tema dei nuovi e cospicui finanziamenti governativi in arrivo per il contrasto al disastro idrogeologico è intervenuto anche il sottosegretario alla Riforme costituzionali, Ivan Scalfarotto: “Una volta conclusa l’emergenza – ha precisato l’esponente Pd - bisognerà intervenire per ristorare almeno in parte le popolazioni del danno subito e soprattutto per mettere in sicurezza quelle aree. Su quest’ultimo punto va ricordato – ha concluso Scalfarotto - che nel decreto Sblocca Italia il tema del dissesto idrogeologico entra per la prima volta nelle grandi priorità dell’azione del Governo, con uno stanziamento di due miliardi e trecento milioni di euro per il contrasto del fenomeno. Si tratta di soldi non spesi dal 1988 ad oggi per iperburocrazia, scarsi controlli, veti e patto di stabilità. Sono risorse delle quali la Puglia, Regione virtuosa in questa materia, potrà certamente intercettare una quota rilevante.”
COLOMBA MONGIELLO: "GRAVI DANNI AD AGRICOLTURA E TURSIMO". Infine gli onorevoli foggiani del Pd, Michele Bordo e Colomba Mongiello, hanno gettato uno sguardo istituzionale attento e preoccupato sui gravi danni economici subìti, in questi giorni, dal comparto agricolo e turistico del Gargano e sulla necessità di interventi governativi straordinari a sostegno di una rapida ripresa del territorio.  
“La dimensione del disastro ambientale ed economico provocato dall’alluvione nel foggiano – ha dichiarato la Mongiello - deve indurre il Governo a prestare tutta l’attenzione istituzionale e finanziaria necessaria ad assistere la popolazione e le imprese. L’economica turistica ha subito un colpo gravissimo al termine di una stagione pessima ed è facilmente immaginabile la disperazione di chi ha visto franare anni di sacrifici. Identico lo scenario per l’economia agricola: metà della produzione di pomodoro è da buttare, centinaia di ettari di ortaggi sono sott’acqua, uva e olive irrecuperabili”. 
L'ALLUVIONE "ARRIVA" IN COMMISSIONE AGRICOLTURA. Gli effetti dell’alluvione sul comparto agricolo foggiano, dunque, saranno discussi mercoledì mattina in Commissione Agricoltura con il ministro Maurizio Martina che risponderà ad un’interrogazione presentata dalla stessa Colomba Mongiello e sottoscritta dai parlamentari foggiani del PD.

di Redazione 


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