Si sarebbe dovuta tenere sabato 6 e domenica 7 settembre, la due-giorni interamente dedicata alla caccia e ai cacciatori, approvata da Provincia ed Ente Parco e tutta interamente organizzata in un'area protetta nei pressi di Calenella. Ben 30 ettari di Parco del Gargano (15 dei quali Sito di Importanza Comunitaria) e due settimane di cantierizzazione dei lavori che avevano allarmato Lipu e Wwf, pronti a definire la manifestazione “un parco giochi per armieri” (LEGGI). Ebbene, nonostante l'allarme lanciato dalle due realtà che si occupano della salvaguardia degli animali e dell'ambiente e, soprattutto, nonostante le catastrofiche piogge di questi giorni (che hanno mietuto due vittime) e lo stato di emergenza richiesto dal Governatore Vendola, il “Game Fair” verrà solo rinviato al prossimo week-end.
DISAGIO PER ESPOSITORI E APPASSIONATI. “La società GFI S.r.l. si scusa per l’inevitabile disagio creato ad espositori e appassionati, ma confida nella presenza, impegno e passione delle persone che, da ormai 24 edizioni, rendono la nostra Fiera un evento unico e speciale”. Questo il comunicato ufficiale il quale, a ben leggere, sembra non aver colto la gravità della situazione, parlando di un “disagio” riguardante soprattutto espositori e appassionati (di caccia, aggiungiamo noi). Sensazione confermata anche da queste parole: “Per evitare che questa prima edizione in Puglia sia compromessa dal maltempo, è stato indispensabile rimandare l’evento, di comune accordo con tutti gli Espositori che si son resi disponibili per il nuovo appuntamento”.
“PREDA PER LE STAGIONI DI CACCIA”. In un momento in cui le massime cariche istituzionali del territorio (Regione, comuni del Gargano e Governo in primis), riportano al centro della questione tanto gli aiuti economici quanto, ragionevolmente, l'urgenza di ripensare al Gargano e alle sue strutture in modo totalmente diverso, lascia perplessi la conferma di un appuntamento di questo tipo in un territorio protetto e messo in ginocchio proprio nelle ultime ore. “Dobbiamo avere il coraggio di dire al Gargano, alla Puglia, e speriamo di poterlo dire all’Italia, che si volta pagina, che la natura non è una preda per le stagioni di caccia”: queste le parole di Nichi Vendola in merito all'alluvione degli scorsi giorni (LEGGI), con l'utilizzo di una metafora “venatoria” che ben si accorda anche con la situazione in questione. “La natura va rispettata – ha aggiunto il Governatore - a cominciare da strumenti di regolazione del territorio, dell’urbanizzazione del territorio che non facciano precipitare sulle spalle di comunità molto fragili, un peso insopportabile”.
PROVINCIA E PARCO GARGANO COSA FANNO?. Ad ogni modo, la decisione spetta unicamente a Provincia di Foggia e Parco del Gargano. La prima, come già segnalato da Foggia Città Aperta, aveva dato un discutibile parere positivo nella propria determina, deliberando in merito alla valutazione di impatto ambientale e parlando della manifestazione in termini di “disagio limitato” a pochi giorni (dunque ammettendo un disagio, ma sostanzialmente passandoci sopra). Quanto all'Ente Parco invece, tra i promotori e partner dell'iniziativa, non sembra aver invertito la propria rotta: il presidente Pecorella ha infatti manifestato tutta la sua solidarietà per quanto accaduto nel proprio territorio (Calenella, Vico del Gargano e Peschici sono tra i comuni più colpiti dall'alluvione GUARDA) ma, al momento, non ha annullato la manifestazione. “In queste ore dobbiamo aiutare chi sta vivendo ore drammatiche – ha dichiarato il presidente del Parco del Gargano, appena lo scorso sabato – le violente piogge abbattutesi nelle ultime ore e le valanghe di fango stanno mettendo in ginocchio i Comuni del Promontorio”.
CE LA FARA' IL PARCO A SOPPORTARE IL “GAME FAIR”?. Alla luce anche di queste dichiarazioni, resta più di una perplessità in merito alla necessità o meno di confermare la manifestazione, spostandola di appena una settimana e dopo un evento che ha letteralmente scosso il Gargano (e la sua natura, ossia la grande risorsa del suo territorio). Di più: viene da chiedersi anche se sia ancora fattibile la “cantierizzazione” dei lavori relativi alla due-giorni e, ovviamente, se il Parco e le sue aree protette siano in grado di sopportare, in questo momento, una manifestazione di questo genere.
Si sarebbe dovuta tenere sabato 6 e domenica 7 settembre, la
due-giorni interamente dedicata alla caccia e ai cacciatori, approvata da Provincia ed Ente Parco e tutta interamente organizzata in un'area protetta nei pressi di Calenella. Ben 30 ettari di Parco del Gargano (15 dei quali Sito di Importanza Comunitaria) e due settimane di cantierizzazione dei lavori che avevano allarmato Lipu e Wwf, pronti a definire la manifestazione “un parco giochi per armieri” (
LEGGI). Ebbene, nonostante l'allarme lanciato dalle due realtà che si occupano della salvaguardia degli animali e dell'ambiente e, soprattutto, nonostante le catastrofiche piogge di questi giorni (che hanno mietuto due vittime) e lo stato di emergenza richiesto dal Governatore Vendola, il “Game Fair” verrà solo rinviato al prossimo week-end (
nella foto, a cura dell'Elisoccorso, un'immagine dall'alto delle zone vessate dall'alluvione).
DISAGIO PER ESPOSITORI E APPASSIONATI. “La società GFI S.r.l. si scusa per l’inevitabile disagio creato ad espositori e appassionati, ma confida nella presenza, impegno e passione delle persone che, da ormai 24 edizioni, rendono la nostra Fiera un evento unico e speciale”. Questo il comunicato ufficiale il quale, a ben leggere, sembra non aver colto la gravità della situazione, parlando di un “disagio” riguardante soprattutto espositori e appassionati (di caccia, aggiungiamo noi). Sensazione confermata anche da queste parole: “Per evitare che questa prima edizione in Puglia sia compromessa dal maltempo, è stato indispensabile rimandare l’evento, di comune accordo con tutti gli Espositori che si son resi disponibili per il nuovo appuntamento”.
“PREDA PER LE STAGIONI DI CACCIA”. In un momento in cui le massime cariche istituzionali del territorio (Regione, comuni del Gargano e Governo in primis), riportano al centro della questione tanto gli aiuti economici quanto, ragionevolmente, l'urgenza di ripensare al Gargano e alle sue strutture in modo totalmente diverso, lascia perplessi la conferma di un appuntamento di questo tipo in un territorio protetto e messo in ginocchio proprio nelle ultime ore. “Dobbiamo avere il coraggio di dire al Gargano, alla Puglia, e speriamo di poterlo dire all’Italia, che si volta pagina, che la natura non è una preda per le stagioni di caccia”: queste le parole di Nichi Vendola in merito all'alluvione degli scorsi giorni (
LEGGI), con l'utilizzo di una metafora “venatoria” che ben si accorda anche con la situazione in questione. “La natura va rispettata – ha aggiunto il Governatore - a cominciare da strumenti di regolazione del territorio, dell’urbanizzazione del territorio che non facciano precipitare sulle spalle di comunità molto fragili, un peso insopportabile”.
PROVINCIA E PARCO GARGANO COSA FANNO?. Ad ogni modo, la decisione spetta unicamente a Provincia di Foggia e Parco del Gargano. La prima, come già segnalato da Foggia Città Aperta, aveva dato un discutibile parere positivo nella propria determina, deliberando in merito alla valutazione di impatto ambientale e
parlando della manifestazione in termini di “disagio limitato” a pochi giorni (dunque ammettendo un disagio, ma sostanzialmente passandoci sopra). Quanto all'Ente Parco invece, tra i promotori e partner dell'iniziativa, non sembra aver invertito la propria rotta: il presidente Pecorella ha infatti manifestato tutta la sua solidarietà per quanto accaduto nel proprio territorio (Calenella, Vico del Gargano e Peschici sono tra i comuni più colpiti dall'alluvione
GUARDA) ma, al momento, non ha annullato la manifestazione. “In queste ore dobbiamo aiutare chi sta vivendo ore drammatiche – ha dichiarato il presidente del Parco del Gargano, appena lo scorso sabato – le violente piogge abbattutesi nelle ultime ore e le valanghe di fango stanno mettendo in ginocchio i Comuni del Promontorio”.
CE LA FARA' IL PARCO A SOPPORTARE IL “GAME FAIR”?. Alla luce anche di queste dichiarazioni, resta più di una perplessità in merito alla necessità o meno di confermare la manifestazione, spostandola di appena una settimana e dopo un evento che ha letteralmente scosso il Gargano (e la sua natura, ossia la grande risorsa del suo territorio). Di più: viene da chiedersi anche se sia ancora fattibile la “cantierizzazione” dei lavori relativi alla due-giorni e, ovviamente, se il Parco e le sue aree protette siano in grado di sopportare, in questo momento, una manifestazione di questo genere.