Stampa questa pagina

Alluvione sul Gargano: i carabinieri iniziano le attività di indagine

Procura apre inchiesta per accertare responsabilità

I Carabinieri e il Corpo Forestale dello Stato hanno iniziato un’attività di indagine per stilare un primo resoconto dei danni causati dalle recenti alluvioni che hanno colpito il Gargano e che hanno interessato i Comuni di Peschici, Rodi Garganico, Carpino, Vico del Gargano, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo.
I DANNI. Le alluvioni hanno causato danni ingenti sia in quanto a vite umane, con la morte del giovane Antonio Facenna e di Vincenzo Blenx, sia in termini economici, con canali e torrenti esondati, frane e smottamenti, che hanno causato danni ad abitazioni, strutture turistiche e vie di comunicazione, infliggendo anche un duro colpo ai settori agricolo e zootecnico.
EVENTUALI RESPONSABILITA’. La Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un’inchiesta, dunque, per poter accertare eventuali responsabilità, che vanno oltre l’evento di natura eccezionale, che ha riversato sul Gargano in soli tre giorni un terzo della pioggia che mediamente si registra in un intero anno.
LE ATTIVITA’ DI CONTROLLO. I Carabinieri e il Corpo Forestale dello Stato, da alcuni giorni, sono impegnati in un’attività di controllo dei canali. Sono dodici circa quelli interessati dall’evento calamitoso, che non hanno retto alla forza devastante delle acque.
LA MANUTENZIONE. Le attività di controllo dovranno verificare eventuali condotte omissive relative alla loro manutenzione e si procederà anche nell’attività di monitoraggio del territorio, finalizzata a verificare se il deflusso delle acque sia stato ostacolato o deviato dalla presenza di manufatti abusivi ed accertare se le opere per la regimazione delle acque (sistemazione idraulica dei canali, realizzazione di briglie) siano state realizzate secondo corrette modalità progettuali e con materiali idonei.
GLI INSEDIAMENTI ABUSIVI. Le indagini hanno già consentito di controllare numerosi insediamenti residenziali abusivi, circa 50 solo nel comune di Peschici, realizzati a ridosso dei canali di deflusso delle acque piovane, a cui seguiranno ulteriori e puntuali verifiche, finalizzate ad accertare le attività poste in essere dai comuni per la prescritta demolizione. Inoltre, altri accertamenti verificheranno se l’evento calamitoso sia stato tempestivamente segnalato alle autorità preposte e quali iniziative siano state intraprese a tutela della pubblica incolumità.
LA DOCUMENTAZIONE. Intanto, gli inquirenti hanno già acquisito la documentazione presso gli Uffici Tecnici dei comuni interessati dalle alluvioni e presso i Consorzi di Bonifica Montana e di Capitanata, a cui è stata affidata la gestione dei canali insistenti in area garganica.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload