Alto Impatto a Manfredonia, due arresti per droga e sanzioni per slot machine non autorizzate e lavoratori in nero
Nel weekend gli agenti Commissariato di P.S. di Manfredonia, in sinergia con il Reparto Prevenzione Crimine di San Severo e un’unità cinofila della Guardia di Finanza, hanno effettuato un servizio ad “Alto Impatto”.
I CONTROLLI. Stati svolti diversi posti di controllo che hanno consentito di sottoporre a controllo oltre 850 persone e 350 veicoli, con numerose contestazioni per violazioni al codice della strada. I controlli sono poi stati estesi ad alcuni locali pubblici, diretti a verificare che detti locali non fossero luogo di ritrovo di soggetti pregiudicati e sono stati controllati 12 esercizi dediti ad attività di giochi e scommesse. Il titolare di uno di queste attività è sanzionato poiché l’esercizio risultava privo di personale addetto alla sorveglianza, mentre in un altro caso è stato individuato un locale ove erano presenti le macchine slot, ma formalmente l’attività di giochi risultava essere cessata. In entrambi i casi è scattata la contestazione della sanzione amministrativa pecuniaria con la segnalazione all’autorità comunale per le ulteriori incombenze.
LAVORATORE IN NERO. Nel corso di un controllo presso un’attività dedita alla somministrazione di alimenti e bevande, è stato rintracciato un dipendente che, dagli accertamenti esperiti, risultava essere un lavoratore “in nero”, poiché privo di contratto di assunzione. E' stato, dunque, interessato l’Ispettorato Territoriale del Lavoro per l’applicazione delle previste sanzioni pecuniarie e delle altre sanzioni amministrative.
GLI ARRESTI. Gli agenti del Commissariato hanno inoltre dato esecuzione a due ordini di carcerazione emessi dall’Autorità Giudiziaria a carico di soggetti già raggiunti da provvedimenti definitivi di condanna. Uno dei soggetti era destinatario di diverse sentenze di condanna, l’ultima della quale disponeva la pena della reclusione di circa due anni per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e, pertanto, veniva condotto presso la casa circondariale di Foggia. Per lo stesso reato è stato eseguito dai poliziotti anche il secondo ordine di carcerazione, in quanto il soggetto risultava essere destinatario di una sentenza di condanna definitiva alla reclusione di anni quattro e mesi otto.
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