Ecosistema urbano, balzo in avanti di Foggia. Landella gongola: "Col centrosinistra eravamo all'81° posto, ora al 16°"
Al
16° posto nella graduatoria nazionale e prima in Puglia. Sorride alla città di
Foggia la graduatoria di ‘Ecosistema urbano’, ricerca di Legambiente realizzata
in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore
sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani. Dietro
Foggia, per quanto riguarda le altre province pugliesi Brindisi si attesta al 22° posto, Bari all’84°, Lecce e Taranto rispettivamente all’88° e 99° posto
(dati incompleti per i comuni della BAT).
LA
CRITICA AL CENTROSINISTRA. Dati che fanno gongolare il sindaco, Franco Landella
e l’assessore all’Ambiente, Francesco Morese. «Al momento dell’insediamento
dell’attuale Amministrazione comunale – spiegano -, nella classifica
“Ecosistema Urbano” 2014 Foggia era 81sima al livello nazionale, attestandosi
all’ultimo posto tra i capoluoghi di provincia pugliesi. Oggi la nostra città è
16sima, collocandosi al primo posto tra i capoluoghi di provincia della Puglia.
L’inversione di rotta rispetto al passato, dunque, è evidente ed importante.
Abbiamo recuperato la disastrosa situazione ereditata dal centrosinistra, a
cominciare dal fallimento dell’ex azienda speciale Amica e da una gestione a
dir poco discutibile delle discariche, cristallizzata in quella triste 81sima
posizione».
LA MOBILITà. Intanto, si
pensa al futuro: «Il trend che il miglioramento della classifica, redatta da
un’associazione la cui autorevolezza in materia è riconosciuta in modo unanime,
ha certificato per Foggia – evidenziano Landella e Morese - deve indurci a
scommettere con ancor maggior convinzione su politiche ambientali moderne in
termini di mobilità, di utilizzo delle energie da fonti rinnovabili, di
depurazione degli scarichi civili, di promozione di azioni che nel campo dei
rifiuti vadano nella direzione di un incremento della raccolta differenziata.
Su quest’ultimo fronte la città sconta ancora un ritardo, complice il fatto che
le modalità di raccolta differenziata sono partite concretamente nel novembre
2015, condizionando così sia il dato specifico della classifica sia il livello
delle percentuali raggiunte sino ad oggi. Già a dicembre, però, la tendenza era
in crescita, motivo per il quale attendiamo i dati riferiti al 2016 per avere
un quadro più esaustivo».
I RIFIUTI. Nei prossimi giorni da Palazzo di Città
assicurano che verrà letto “con attenzione il dossier di Legambiente,
interpretando i suoi contenuti come uno stimolo a proseguire su questa strada”.
«Il Aver migliorato sensibilmente il posizionamento nella classifica nazionale
rispetto alla rilevazione dello scorso anno, infatti, è solo un primo passo.
Dobbiamo e possiamo fare di più, anche nell’ottica di una crescita complessiva
del “sistema Puglia”, soprattutto nei settori – concludono - che mostrano
maggiori difficoltà, a partire dal ciclo dei rifiuti».
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