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Licenziamento Iafelice, nessuna giusta causa: Amgas pagherà 80mila euro. Il dirigente: “Cancellata infamia”

Fu licenziato dall'Amgas nel marzo dello scorso anno per una serie di motivazioni apparse sin da subito labili (Leggi: “Amgas, il licenziamento di Iafelice finisce in commedia); lo scorso 19 giugno l'ex dirigente dell'azienda, Marcello Iafelice, ha ottenuto la sua 'rivincita': un accordo transattivo con il quale l'azienda di distribuzione del gas gli riconosce, a titolo di risarcimento, l'importo netto di 80mila euro e accetta di considerare la fine del rapporto una 'risoluzione consensuale' e non un 'licenziamento per giusta causa'.

LA CAUSA. Si è conclusa così, su proposta del magistrato, la causa civile intentata dall'ingegner Iafelice, direttore generale sin dal 2001 della società partecipata al 100% dal Comune di Foggia, a seguito dell'improvviso licenziamento avvenuto nel 2016. Al dirigente, dopo un dossier anonimo recapitato al sindaco, fu imputato il pagamento a carico dell'azienda di un paio di multe ricevute fuori dall'orario di lavoro oltre che l'essersi trattenuto alcune ore nella sede dell'azienda dopo la notifica della sospensione.

LE DICHIARAZIONI. Amgas si è dichiarata soddisfatta: “L’azienda ha itenuto di dichiarare la propria disponibilità ad una proposta di accordo transattivo formulata dal magistrato affidatario della controversia, Lilla Maria Ricucci, ed ha aderito alla proposta più bassa tra quelle avanzate dal magistrato. L’adesione della società è avvenuta in relazione ad una somma poco superiore al 15% del valore della domanda avanzata dall’ex Direttore Generale e con la riserva per la società di poter agire in tutte le sedi civili e penali in relazione all’esito degli eventuali sviluppi penali della vicenda che ha interessato l’Ingegner Iafelice”.

IL DIRIGENTE. Un accordo che Amgas avrebbe voluto tenere segreto ma che, in sede di sottoscrizione, Iafelice ha invece voluto pubblico. “Mi sento sollevato – ha dichiarato il dirigente – poiché il raggiungimento di questo riconoscimento significativamente favorevole rappresenta in qualche modo la conclusione di una brutta vicenda che aveva leso la dignità mia personale e quella di tutta la mia famiglia. Devo anche dire – ha poi aggiunto - che la mia soddisfazione è però parziale, dal momento che la mia decisione è maturata solo a seguito dell’invito del magistrato, tenuto conto dei tempi insostenibilmente lunghi del processo, almeno 3-4 anni per ottenere il primo grado di giudizio, quando secondo le attuali leggi, Amgas potrebbe non esistere più essendo prevista la messa a gara del servizio”.

SQUADRA SENZA ALLENATORE. Felice insomma ma non troppo. A Foggia Città Aperta l'ingegner Iafelice aggiunge: “Non ancora so quali siano state le reali motivazioni della decisione dell'Amgas che ora costerà ai cittadini quasi 100mila euro. So solo che il metodo con cui è stato raggiunto l'obiettivo di farmi fuori è stato infamante verso di me. Qualcuno ha voluto che Amgas fosse una squadra di calcio senza allenatore, conosco le questioni interne e so che la gestione della società è estremamente complessa per essere affidata solo al consiglio di amministrazione. Ho timore – confida infine l'ormai ex direttore – che gli effetti negativi di una tale scelta si avranno solo tra qualche anno quando ormai potrebbe essere troppo tardi”.

di Michele Gramazio


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