Si parlano attraverso la stampa, prima ancora che tra loro. E così, il delegato territoriale della Ugl igiene ambientale, Antonio Papa, risponde con gli stessi mezzi al presidente dell’Amiu, sconfessando in parte le dichiarazioni di Gianfranco Grandaliano
I TAGLI. Tema dello scontro è il piano di riorganizzazione interno all’azienda, dopo che varie segreterie territoriali avevano sollecitato un incontro con il sindaco perché “preoccupate dell’attuale situazione di tagli al personale annunciati dalla società” – annunciando anche la possibilità di uno stato di agitazione.
“NESSUNA CONVOCAZIONE”. Innanzitutto, un chiarimento personale. “A differenza di quanto afferma il presidente della Amiu Grandaliano – scrive Papa - era assente all'incontro del 23 u. s. per impegni sindacali precedentemente assunti come da comunicazione inviata all'azienda e non in ferie o malattia”. E prosegue: “In attesa dell'incontro con il sindaco di Foggia, come da sollecito inviato dalle O.S. Territoriali di categoria giovedì scorso, la Ugl sottolinea che non si sottrae a nessun confronto con l’ Amiu e non strumentalizza in nessun modo la delicata questione. Fermo restando la volontà di risolvere la vertenza delicatissima dell’Amiu, a tutt'oggi non è pervenuta nessuna convocazione per giorno 30 p.v.”.
“DOBBIAMO SAPERLO DAI GIORNALISTI?”. Verrebbe smentita così la versione del presidente Grandaliano. “Inoltre aggiungo – prosegue Papa - che se pur ci fosse una convocazione non è corretto apprenderlo dalle emittenti televisive o dalle testate giornalistiche, esiste una procedura che il presidente conosce benissimo. In Attesa della stipula del contratto di servizio tra comune di Foggia e Amiu Puglia, atto necessario e propedeutico, questa O.S., Come le altre, non è ancora in possesso dei dati economici e tecnici necessari per la famosa ristrutturazione e riorganizzazione”.
NIENTE PIANO. Nessun piano Industriale – prosegue Papa - è stato illustrato dall'azienda ma ci è stata consegnata una descrizione di semplici ipotesi che abbatterebbero il costo del personale, come impone la legge di Stabilità. “Ipotesi, guarda caso, identiche a quelle presentate in task force a Bari nel dicembre del 2012 le quali andrebbero a ledere non solo i diritti acquisiti del personale dipendente ma a gravare ulteriormente la situazione economica dei dipendenti. Certo di una risoluzione della vertenza – conclude Papa – si invita l'azienda a una corretta e trasparente divulgazione delle notizie aziendali”.