Amiu, nuovo esposto in Procura: “Ombre sulla nomina del Security
manager”
Ombre sull'incarico di security manager sottoscritto dall'azienda Amiu di Foggia. A gettarle è Francesco Ferraro, che ha presentato un esposto alla Procura di Foggia, raccontando la sua esperienza e chiedendo di vagliare tutti gli aspetti della vicenda.
LE TAPPE. Nell'esposto Ferraro ripercorre tutte le tappe, a cominciare dall'e-mail ricevuta lo scorso 5 marzo a firma della dott.ssa Nicoletta Crincoli, capo servizio personale – Unità Operativa di Foggia di Amiu Puglia, con cui veniva convocato presso l’azienda Amiu per un colloquio per il conferimento del ruolo di Security Manager Amiu Puglia da svolgersi due giorni dopo. Al colloquio - rimarca - erano presenti i componenti del CdA di Amiu Puglia – Presidente Antonella Lomoro, i due consiglieri Colomba Mongiello e Fabrizio Baia. "La circostanza che a una selezione fossero presenti i membri del CdA - evidenzia Ferraro - lascia un po' basiti, poiché se si trattava di selezione di personale, occorreva nominare una commissione selezionatrice ad hoc data l’alta professionalità e il tecnicismo del profilo richiesto".
IL CURRICULUM. Durante il colloquio, Ferraro ha presentato all’attenzione della commissione il suo copioso curriculum attestante la qualifica di “Senior Security Manager 3 livello” e, inoltre, di aver conseguito la titolarità di "Disaster Manager", di possedere l’abilitazione Certipass massimo grado di sicurezza informatica, livello Eipass it Security (nell’ottobre 2021) oltre, ad ulteriori esperienze idonee all’incarico da assumere.
L'ASSUNZIONE. Tutto inutile, però. Senza aver avuto alcuna comunicazione, Ferraro ha poi appreso il 24 aprile dalla pagina sezione “Avvisi” della società Amiu – con somma sorpresa – che l’incarico di Security Manager era stato assegnato con affidamento diretto, trattandosi di un compenso sotto la soglia richiesta dalla normativa, al sig. Silvano Ammirati.
L’incarico era stato conferito con data del 2 aprile 2025 prot. n. 8880/2025 (Delibera del Cda n. 77 del 27.03.2025). In rete è impossibile reperire la delibera del CdA del 27.03.2025 n. 77 e il relativo verbale che descriva le modalità con le quali sono stati giudicati i candidati.
“Dalla compulsione del c.v. del sig. Silvano Ammirati, nonostante nei confronti dello stesso si nutra un profondo rispetto – sottolinea Ferraro -, emerge evidenza l’assenza in capo allo stesso di alcuna certificazione attestante l’idoneità al profilo richiesto. Invero la figura del Security Manager è una nuova figura che si è affacciata al panorama aziendale negli ultimi anni per la cui certificazione delle competenze il legislatore ha previsto la conformità alla UNI 10459:2017 – Funzioni e Profilo del Professionista della Security Aziendale, così come richiesto dal Decreto 1° dicembre 2010, n. 269”.
L'ACCESSO. Il 9 maggio, per il tramite del suo difensore, avv. Marcello Oreste di Giuseppe, Ferraro ha esperito istanza ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. affinché gli spett.li Uffici della società Amiu autorizzassero l’accesso alla documentazione inerente al suddetto bando di richiesta di figura del Security Manager, copia della Delibera del Cda n. 77 del 27.03.2025, i verbali redatti in occasione dei colloqui esperiti in data 7.03.2025, contratto del 02.04.2025 prot. n. 8880/2025, al fine di verificare le motivazioni e i criteri che avessero portato alla scelta nei confronti del sig. Silvano Ammirati e all’esclusione degli altri candidati.
Con pec del 26.06.2025 inviata all’avv. Marcello Oreste Di Giuseppe n. protocollo U 0016972, la società Amiu Puglia, affermava che l’affidamento dell’incarico di Security Manager di Amiu Puglia – Sede di Foggia in favore del sig. Silvano Ammirati “ha natura altamente fiduciaria per cui non si ritiene applicabile ad una siffatta fattispecie alcuna procedura di evidenza pubblica”.
Dall’analisi della documentazione oggi messa a disposizione da Amiu – ribadiscono Ferraro e il suo legale - emergono alcune criticità che per il tramite di un esposto che lo scrivente ha depositato si chiede all’ A.G. di verificare il corretto iter amministrativo.
IL MISTERO. “La delibera n. 77/2025 riferisce di un incarico a tale sig. Stefano Ammirati, mentre il contratto poi viene sottoscritto con il sig. Silvano Ammirati. Di come si sia potuto sottoscrivere un contratto con un soggetto diverso da quello di cui alla delibera senza accorgersi di dover apportare una correzione appare un mistero”, commentano.
Inoltre, “si chiede di appurare in cosa consista la seguente affermazione all’interno della delibera: A seguito di interlocuzioni assunte dai Consiglieri delegati con i candidati e con il Prefetto di Foggia, di cui è stata puntualmente informata la Presidente, è stato individuato il nominativo a cui affidare un siffatto incarico nella persona del dott. Ammirati Stefano”.
LA TRASPARENZA. Per Ferraro e di Giuseppe “la suddetta affermazione lascia inevasi, infatti, una serie di dubbi. Se l’incarico aveva natura fiduciaria che senso ha avuto esaminare i vari candidati? Allo stesso tempo, le interlocuzioni con il Prefetto di Foggia per un incarico di tale fattura in cosa sono consistite? Il Prefetto di Foggia ha esaminato i curriculum dei candidati? Che tipo di interlocuzioni il Prefetto di Foggia ha avuto con l’azienda Amiu? Meramente telefonico, ha fornito un parere? Nulla emerge dalla delibera ai fini di chiarire all’ignaro cittadino come venga gestita la selezione di personale di una società in house e che tipo di rapporti sussistano in questa occasione tra la stessa società e il Prefetto di Foggia per la valutazione dell’incarico affidato”.
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