Truffa, danno paesaggistico, problemi di igiene pubblica, danno ambientale ex 256 della legge 168 del 2015. Sono alcuni dei reati su cui si basa l’esposto che il Comitato “La Società Civile” di Foggia, “Italia Nostra”, Konsumer Italia di Foggia, Giorgio Cislaghi, Marcello Sciagura e gli avvocati Michele Vaira, Oreste Di Giuseppe e Nicola Zingrillo hanno presentato al Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro, alla Corte dei Conti di Bari e all’autorità nazionale anticorruzione nei confronti di Amiu Puglia. I temi controversi sono diversi e vanno dall’igiene urbana alla raccolta porta a porta, pagamento di fatture per servizi inadeguati e insufficienti e comunque non verificati, la gestione dell’impianto di multi selezione e trattamento meccanico di Passo Breccioso. Se ne è discusso in una conferenza stampa svoltasi allo studio legale Vaira dopo l’incontro che cittadini e associazioni hanno avuto ieri con i vertici dell’azienda barese.
LE CRITICHE. “Abbiamo avuto questo incontro a cui hanno partecipato tutti i vertici di Amiu. Apprezziamo la volontà di aver voluto incontrare le parti civiche ma per tutto il resto non siamo soddisfatti, non abbiamo ottenuto risposte sui quesiti che ci hanno portato ad avere sfiducia verso questa azienda se non vaghe promesse che se non vengono nere su bianche non hanno senso – afferma Lucia Aprile -. Le garanzie che Amiu può dare sono quelle già scritte sul piano industriale. Non ci sarà il servizio di raccolta porta a porta in quanto non lo ritenga economicamente sostenibile, nonostante paghiamo una quota pari ad altri Comuni che effettuano questo servizio con risultati pari al 65% e non ci sarà una miglioria di attrezzature e di organico perché il piano industriale non lo prevede”.
L’AFFIDAMENTO. “Questo affidamento è un atto politico che deve avere una affidabilità e una efficienza che non trovano riscontro. E anche quando vi è stato l’impegno dei Commissari ad affidare il servizio ad Amiu per nove anni, la situazione non è cambiata. Non vediamo prospettive e riteniamo che sia un danno clamoroso per la città – spiega il legale Michele Vaira -. Non viene effettuato nessun lavaggio dei cassonetti, i rifiuti sono perennemente sui marciapiedi. Il Comune di Foggia ha pagato fatture per questi servizi inadeguati e inesistenti. Sono diminuiti operatori e mezzi, i cassonetti non vengono mai cambiati. Abbiamo chiesto agli organi competenti di verificare questa situazione. I dati della raccolta differenziata sono falsi, in questi anni è stata inferiore al 20% a Foggia, percentuale da terzo mondo”.