Amorese (FDI): “Ordinanza sulla vigilia di Natale pasticciata, va sostituita con una scritta meglio”
Sulla vicenda dell'ordinanza sulla vigilia di Natale è intervenuto anche Claudio Amorese, consigliere comunale di Fratelli d'Italia: “Leggo con grande interesse - scrive l'ex assessore alle attività produttive - del pasticcio combinato dalla Sindaca Episcopo in merito al 24 Dicembre e al divieto di installare dj set e musica in aree pubbliche. È evidente che l'ordinanza è scritta male e lo ammette lei stessa annunciando una nota integrativa ufficiale. Ma non esistono note integrative ad un'ordinanza, semplicemente va sostituita con una scritta meglio. Quella attuale vieta i dj set anche a chi detiene un'autorizzazione di suolo pubblico di pertinenza al proprio locale”.
SI CREA DISCRIMINAZIONE. “Chiariamo anche - prosegue l'esponente del partito di Giorgia Meloni - che tutto ciò che si installa su suolo pubblico va autorizzato sia esso musica o somministrazione di alimenti e bevande o altro. Quindi dire che può mettere musica solo chi è autorizzato è una ingenuità perché è previsto dalla legge. E allora perché fare un'ordinanza? Si sta creando una discriminazione tra chi può farlo e chi non può farlo. Volere una vigilia più sobria è una scelta politica legittima ma tutti vanno messi nelle stesse condizioni di operare anche perché Foggia della vigilia ha fatto spontaneamente marketing territoriale e si è creato negli anni un indotto economico notevole”.
UN SEGNALE DI DEBOLEZZA. “Evidentemente - conclude Amorese - la Sindaca si è fatta impallinare sia dal Comandante dei vigili urbani che non si sente in grado di garantire le misure idonee in quei giorni sia dal fatto che ci vorrebbero misure straordinarie per raccolta rifiuti, servizi igienici, protezione civile. E come visto in passato non bastano nemmeno quelle se la gente sfocia nella incuria e nella inciviltà. E allora perché chiudere tutte quelle strade allargando l'isola pedonale se poi non dai l'opportunità alle associazioni, ai locali o anche ad un semplice negozio di abbigliamento o di oggettistica di proporre intrattenimento imponendo una serie di divieti”?
È un segnale di debolezza che nuoce al commercio, al turismo, alla voglia di socialità e che di fatto genera discriminazione.
Sindaca cambi l'ordinanza, meglio se in modo estensivo, o adotti una delibera di Giunta dove si assume la responsabilità delle scelte".
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