Anche Federparchi si "arruola" per la lotta alle trivelle in Adriatico
A Roma la decisione unanime del Consiglio direttivo
Si ingrossano le file dell’esercito anti-trivellazioni in Adriatico. E’ notizia di questa mattina, infatti, l’adesione di Federparchi al Comitato\Laboratorio delle Istituzioni dell’Adriatico per opporsi alle prospezioni geosimische e all’estrazione di idrocarburi in mare nello specchio d’acqua prospiciente l’arcipelago delle Diomedee. Lo hanno deciso all’unanimità i componenti del Consiglio direttivo riunitisi ieri a Roma su proposta del consigliere Stefano Pecorella, coordinatore Federparchi Puglia, presidente del Parco Nazionale del Gargano e coordinatore del Comitato.
LA MOTIVAZIONE. L’assise, sposando in toto le azioni amministrative e legali proposte da Pecorella, ha ritenuto fondamentale sostenere questa battaglia di civiltà che fonda le sue basi su una nuova idea di sviluppo che sia reale, duraturo e rispettoso del patrimonio naturalistico, paesaggistico e agro-silvo- pastorale. Federparchi, dunque, si schiera al fianco del comitato delle istituzioni dell’Adriatico, ritenendo che tutte la strategie d’azione messe in campo - in primis l’interessamento e l’intervento dell’Unione europea e l’incentivazione dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili - possano essere l’unico mezzo per garantire l’allontanamento definitivo del rischio trivelle a vantaggio di uno sviluppo ecosostenibile ed ecocompatibile molto più produttivo per le vocazioni e peculiarità del nostro Paese.
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