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LA "SFIDA". Ma come funziona? La “sfida” prevede che tre persone si mettano allineate, saltando alternativamente mentre la scena viene, immancabilmente, ripresa da cellulari e smartphone per essere poi lanciata in Rete. Quando tocca a chi sta al centro, però, i due ai lati compiono una sorta di sgambetto, costringendolo a cadere di schiena a terra. Giù il malcapitato e giù risate. Peccato, però, che lo scherzo sia particolarmente pericoloso, dato che il rischio di sbattere la testa, con gravi conseguenze, è elevato.
NELL'AREA PEDONALE. Come mostrano i frame del video, diventato virale nelle chat di genitori e docenti la Skullbreaker Challenge è arrivata anche a Foggia, “celebrata” nell’area pedonale. In questi casi il pericolo è che la pubblicazione della notizia provochi emulazione, ma la scelta in questo caso (pur decidendo di non postare il video) è fatta con l'obiettivo di far riflettere i ragazzi sulla pericolosità di un "gioco" che ha già avuto drammatiche conseguenze e che, non a caso, in Sudamerica è stato ribattezzato con il nome di Rompecraneos (spaccatesta).
Anche a Foggia sbarca la Skullbreaker Challenge: la sfida violenta preoccupa genitori e docenti
E' arrivata, purtroppo, anche a Foggia. E' l'ultima (stupida) moda, una violenta sfida lanciata sul social Tik Tok, ormai patrimonio degli adolescenti. Si chiama Skullbreaker challenge.
LA "SFIDA". Ma come funziona? La “sfida” prevede che tre persone si mettano allineate, saltando alternativamente mentre la scena viene, immancabilmente, ripresa da cellulari e smartphone per essere poi lanciata in Rete. Quando tocca a chi sta al centro, però, i due ai lati compiono una sorta di sgambetto, costringendolo a cadere di schiena a terra. Giù il malcapitato e giù risate. Peccato, però, che lo scherzo sia particolarmente pericoloso, dato che il rischio di sbattere la testa, con gravi conseguenze, è elevato.
NELL'AREA PEDONALE. Come mostrano i frame del video, diventato virale nelle chat di genitori e docenti la Skullbreaker Challenge è arrivata anche a Foggia, “celebrata” nell’area pedonale. In questi casi il pericolo è che la pubblicazione della notizia provochi emulazione, ma la scelta in questo caso (pur decidendo di non postare il video) è fatta con l'obiettivo di far riflettere i ragazzi sulla pericolosità di un "gioco" che ha già avuto drammatiche conseguenze e che, non a caso, in Sudamerica è stato ribattezzato con il nome di Rompecraneos (spaccatesta).
di Redazione
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