“Chi vince governa, ma non a Foggia! A distanza di circa un mese dalla sua elezione, Franco Landella non è riuscito a costruire la Giunta che lo affiancherà nella complessa azione amministrativa”.
PARLA IL PD. Troppo ghiotta l’occasione per il Partito democratico. Se dopo oltre tre settimane, il neosindaco di Foggia è ancora costretto a riunioni fiume con gli alleati per definire la ripartizione degli assessorati (e se anche tra i movimenti che hanno appoggiato Landella al ballottaggio
c’è chi chiede di non macchiarsi di “ingratitudine”) il centrosinistra non poteva che rincarare la dose. E lo fa attraverso una nota di Claudia Colangione, presidente dell’Unione comunale del PD Foggia.
I “SOLITI NOTI”. “La rissosità tra i partiti e i movimenti della sua maggioranza ha provocato la paralisi del Comune” commenta la Colangione, che si spinge oltre, ritenendo che questo stallo abbia indotto “nei cittadini un senso di sfiducia verso il neoeletto sindaco e nei confronti della sua capacità di frenare gli appetiti. Le indiscrezioni riferite dalla stampa – prosegue - lasciano presagire una Giunta composta dai ‘soliti noti’, affiancati da qualche turista della politica buono per ogni stagione, colore e programma”.
LE SCADENZE. “Mentre il centrodestra perde tempo a discutere di poltrone – conclude - si infittiscono le scadenze strategiche che possono essere utilmente affrontate solo avendo una squadra di governo all’altezza della sfida e una struttura tecnica motivata. Tanto l’una che l’altra mancano ed a pagare il conto saranno i cittadini e le imprese”.