“Viaggio nei caotici stati d’animo”… di Virginia Woolf, citando così anche il primo spettacolo autografo che ha inaugurato l’avventura del Teatro dei Limoni, sede scelta questa sera e domani – 1° e 2 dicembre, ore 21.00 – per una sperimentazione firmata Macelleria Ettore: compagnia teatrale eterogenea, collettivo di ricerca che mette insieme professionisti provenienti da tutta Italia. Nello spazio teatrale di Via Giardino 21, per la rassegna “Giallocoraggioso 2012/2013”, di scena una libera interpretazione di una delle opere più misteriose e affascinanti dell’autrice britannica: “La stanza di Orlando”.
ORLANDO. Secondo alcuni critici, è un po’ il Macbeth di Virginia Woolf, l’opera “Orlando: A biography” – questo il suo titolo originale. Un’opera misteriosa infatti, fatta passare volutamente sottotono dalla stessa scrittrice di “Gita la faro”, unicamente per misconoscere, quando non proprio dissimulare, qualsiasi riferimento alla sua vita reale. La storia di Orlando pertanto, riprende a larghi tratti la relazione intrapresa dalla Woolf con la poetessa Vita Sackville-West, ed è un’allegoria un po’ allucinata della loro stessa storia d’amore. Nell’adattamento firmato Macelleria Ettore, con testo e regia di Carmen Giordano, l’interpretazione dell’unica attrice in scena, Maura Pettorruso, si configura come una vera e propria performance artistica, metà installazione e metà messa in scena. Un vero e proprio viaggio nella testa di Virginia Woolf, attraverso un gioco di corrispondenze e smentite teatrali che propone una donna e il suo doppio maschile, entrambi all’interno di una centrifuga di specchi che ha lo scopo di ricalcare l’androginia stessa del/della protagonista dell’opera originale della Woolf. Dopo aver peregrinato nei secoli infatti, stando alla trama dell’autrice britannica, Orlando da uomo si risveglia donna e, guarda caso, termina la propria parabola a Londra, negli anni ’20, da scrittrice di successo.