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Metauro garantisce su Confcommercio: “Nessuna spaccatura, pronti a rilanciarci. Riapriremo tre sedi in provincia” INTERVISTA

Dobbiamo affrontare problemi nazionali come quelli del caro energia e della sicurezza, farci trovare pronti nel collaborare per intercettare fondi e finanziamenti per le infrastrutture e poi occuparci del rilancio dell’associazione. I contrasti interni? In realtà non ci sono, si tratta di 6-7 persone senza un reale seguito: nessuna impresa mi risulta si sia dimessa da quando sono diventato presidente e anzi ho ricevuto solo congratulazioni sincere”.
 
Antonio Metauro è il nuovo presidente della Confcommercio Foggia, titolare dell’impresa di trasporti Metaurobus fondata nel 1970 dal padre Albino. È un imprenditore ‘prestato’ al commercio con cariche importanti nel campo industriale: vicepresidente di Confindustria e componente del consiglio di amministrazione Asi. Tra i primi incontri in programma ha voluto quello con le altre associazioni di categoria.
 
È stato un incontro proficuo e necessario per esaminare le criticità dell’attuale congiuntura. Ho voluto questo confronto – spiega a Foggia Città Aperta – perché i temi principali di questo periodo sono in realtà trasversali e interessano tutte le categorie imprenditoriali”.
 
Quali le urgenze principali?
 "Non c’è bisogno di inventarne di speciali. Si tratta di quelle già all’attenzione del governo, come quella dell’aumento dei costi energetici e il tema delle infrastrutture cruciale per la Capitanata. A noi il compito di sollecitare gli organi nazionali per sostenere le imprese. A questi si aggiunge il problema sicurezza che ci vedrà in prima linea per chiedere investimenti e adeguati interventi”.
 
Che presidente sarà Antonio Metauro?
Ho voglia di essere un presidente che ascolti dal basso le istanze. Ecco, se devo lanciare un appello è questo: io sono qui, chiunque voglia illustrarmi criticità e proposte ne parli con me per verificarne la fattibilità e le strade percorribili per realizzarle. Io sono a disposizione”.
 
La sua elezione è avvenuta lo scorso 24 settembre durante un’assemblea alquanto movimentata. Un gruppo di soci guidato da Matteo Biancofiore ha denunciato “strane manovre” nella raccolta di deleghe e i toni si sono alzati tanto da far giungere sul posto le forze dell’ordine.
 
Lei è stato eletto con il 90% dei voti e ha il compito di ricostruire l’unità. Come si potrà fare?
In realtà non ritengo vi sia una spaccatura tra soci. Si tratta di 6-7 persone che contestano attraverso comunicati stampa ma non hanno un reale seguito e la cosa non riguarda un numero più elevato di soci. Io posso dire che da quando mi sono insediato nessuna impresa si è dimessa e, anzi, ho ricevuto sempre e solo congratulazioni sincere”-
 
La crisi degli ultimi anni, tuttavia, ha attraversato anche Confcommercio e i numeri dicono che occorrerà un rilancio.
Sono certo che potremo ripartire dopo i periodi duri della pandemia. Tra i miei obiettivi posso anticipare che vi è sicuramente quello della riapertura delle sedi periferiche. Mi sento per esempio di indicare quelle di Lucera, San Giovanni Rotondo e Cerignola”.

di Michele Gramazio


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