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Aeroporti Puglia rassicura (ancora) su 'Il Volo': "Presto collocato al Gino Lisa". Poi la frecciatina: "Da Foggia lamentele e mai proposte"

“Sono scioccato e deluso. Mi sembra assurdo ricevere critiche quando si sta lavorando alacremente per dipanare una questione irrisolta da decenni. Aeroporti di Puglia, tramite la società Spazio Eventi srl di Bari, ha restaurato la scultura “Il Volo” e, attualmente, l'opera è in un deposito di San Severo in attesa che sia realizzato il plinto su cui posarla. Successivamente con un trasporto eccezionale sarà collocata nel piazzale davanti al Gino Lisa”.

LA REPLICA. Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, difende l'operato della società pubblica da lui guidata, dopo la denuncia arrivata da “La Società Civile”. Il comitato ha documentato con una fotografia la situazione in cui versa attualmente la scultura realizzata da Gianfranco Rizzi, adagiata in una campagna nei pressi di San Severo in stato apparentemente abbandonato. “Come è possibile?” si chiedono “se Vasile aveva assicurato che il restauro fosse stato completato? E perchè prendere in giro un'intera comunità?”.

LA RICOSTRUZIONE. Domande raccolte da Foggia Città Aperta e girate a Vasile cui va dato atto dell'ampia disponibilità al confronto: “Perchè Foggia è così disillusa tanto da pensare che chiunque voglia prendere in giro i suoi cittadini?” commenta il presidente di Aeroporti di Puglia. Che prova a ricostruire quanto avvenuto: “Dopo anni di inerzia, abbiamo preso in mano la situazione. Ci siamo avvalsi di Spazio Eventi, società di Bari, per ridare lustro a “Il Volo”. L'opera è pronta ma i tecnici mi dicono che occorre un plinto per il basamento di particolare conformazione in quanto la scultura è alta cinque metri e mezzo e pesa circa due tonnellate. Quando sarà pronto organizzeremo il trasporto eccezionale verso il Gino Lisa”.

IL 'RESTAURO'. La scultura dunque si trova a San Severo, un'evenienza che cozza con quanto pubblicato da Adp sui propri canali social a settembre quando fu affermato che l'opera fosse diretta a Bari: “Il fraintendimento forse nasce dal fatto che ci si è affidati a un'impresa di Bari per le operazioni di recupero”. Nessuna contestazione quindi all'impresa esecutrice?. “Quel che conta è il risultato” risponde Vasile. “Non posso occuparmi delle scelte operative dell'impresa affidataria. E non vedo nulla di strano che l'opera sia sotto le intemperie. È nata per starci”. La questione non fa una piega, quel che non convince è che all'aperto, accanto a ruderi, vi è un'opera che fino a qualche giorno fa si immaginava 'al calduccio', sotto la lente di sapiente mani di un restauratore e, invece, si ritrova stesa su un terreno sotto la pioggia. Foggia Città Aperta ha anche provato a contattare l'azienda barese Spazio Eventi, da quanto riferito investita delle operazioni, ma i dipendenti hanno dichiarato di non essere a conoscenza di questo appalto. Nessun affidamento specifico, peraltro risulta pubblicato in albo.

LE LAMENTELE E I DUBBI. Altri dubbi che si aggiungono alle lamentele. Vasile sposta le considerazioni su questioni più ampie: “Non è possibile che da Foggia debbano arrivare sempre e solo lamentele e non proposte. È significativo il fatto che nessun operatore foggiano abbia voluto proporsi per gestire il bar al Gino Lisa o abbia avuto l'idea di aprire un punto vendita di prodotti tipici in aeroporto”. A noi sembra naturale che un presidente abbia cose molto più importanti di cui occuparsi rispetto alla scultura 'Il Volo' e che ragioni a trecentosessanta gradi. Ma sulle lamentele dei foggiani ci permetterà una considerazione. Potrebbe darsi che la disillusione della città derivi anche dalla gestione quanto meno inusuale di operazioni secondarie come queste che riguardano il riposizionamento della scultura?

di Michele Gramazio


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