Sanità, "non pagò per vincere l'appalto": archiviazione per l'imprenditore foggiano Michele D'Alba
Il gip del Tribunale di Bari Ambrogio Marrone ha disposto l'archiviazione del procedimento penale per corruzione e turbativa d'asta a carico dell'imprenditore foggiano Michele D'Alba, coinvolto in una delle vicende giudiziarie sulla sanità pugliese nate una decina di anni fa dalle dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini.
LA VICENDA. “La procedura alla quale si fa riferimento – spiegano dall’Ufficio comunicazione delle Tre fiammelle - è quella relativa alle indagini di reato, riguardanti una gara d'appalto del 2008 avente come oggetto il lavanolo della Asl di Taranto, nella quale D'Alba era stato coinvolto ‘di riflesso’ assieme ad altre due persone, che hanno visto anch'esse archiviate il relativo procedimento. Una gara d'appalto, doveroso precisare, aggiudicata alla Coop Tre Fiammelle, solamente in seguito ad una pronuncia favorevole del Consiglio del Stato”.
L’ARCHIVIAZIONE. In particolare D'Alba, presidente della cooperativa 'Tre Fiammelle' di Foggia, era accusato di aver pagato, per il tramite di Tarantini, 60 mila euro al consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano per ottenere una gara da 600 mila euro. La stessa Procura di Bari aveva chiesto l'archiviazione del procedimento. Il giudice, si legge nel provvedimento, "ritenuto che non sono neanche ipotizzabili ulteriori temi di investigazione, dispone l'archiviazione del procedimento".
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