Turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Sono questi i reati, commessi tra il 2019 e il 2020 che hanno portato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Foggia, a dare esecuzione dalle prime luci dell'alba a un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta di questa Procura della Repubblica.
I SEI ARRESTATI. Sono stati posti agli arresti domiciliari
Vitangelo Dattoli,
direttore generale degli Ospedali Riuniti,
Roberto Pucillo e Roberta Valentina Pucillo, rispettivamente socio di maggioranza e procuratrice della società Alidaunia srl che si occupa di trasporti in elicottero,
Antonio Apicella, medico in pensione “particolarmente inserito nel tessuto politico sociale della città dauna” e già arrestato nell'inchiesta “Nuvola d'oro” che ha coinvolto anche Bruno Longo oltre a due funzionari amministrativi,
Rita Acquaviva in servizio presso l'Asl Foggia e il presidente della commissione di gara,
Costantino Quartucci.
LE ACCUSE. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, vi è stata la “manipolazione” di due gare di appalto: l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario (gara bandita il 30.01.2020 dall’A.S.L. di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 36.600.000 per il primo quinquennio e € 29.800.000 per l’eventuale proroga contrattuale opzionale e l’affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica per attività di prelievo e trapianto organi (gara bandita il 19.02.2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 2.642.494 per il primo quadriennio, estendibile - in caso di proroga - fino a € 4.622.494. In base all’ipotesi accusatoria, Vitangelo Dattoli e i due funzionari amministrativi hanno creato con i Pucillo, referenti di Alidaunia e con l'intermediazione di Antonio Apicella, una “corsia parallela riservata” volta a rendere proprio Alidaunia, la società “predestinata” ad aggiudicarsi le gare, all’insaputa dei suoi futuri o attuali concorrenti. Corsia, questa, costellata di discovery indebite, di raccolta e recepimento di bozze di capitolati o di controdeduzioni agli argomenti degli ignari competitors, nonché di suggerimenti alle stazioni appaltanti volti, in un primo momento, a pilotare la composizione delle commissioni di gara e, successivamente, a condizionare l’operato dei commissari. Con ciò suggellando un’alleanza “contro natura”, la quale - pur non sfociando in una decisione favorevole ai “predestinati” - avrebbe, comunque, minato alle fondamenta e alterato l’intero corso delle gare “attenzionate”.
LA MANIPOLAZIONE. Secondo le indagini effettuate, i referenti della s.r.l. foggiana in relazione alla gara per l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario bandita dall’A.S.L. di Foggia sarebbero stati i “ghost writers” del capitolato speciale e del disciplinare di gara, avendone materialmente curato la predisposizione nei locali aziendali, peraltro, anche con la presenza del R.U.P. della procedura di gara, fino a quel momento ignaro dei contenuti dei predetti atti. Inoltre, gli stessi referenti della società dauna - nell’ambito della gara per l’affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica bandita dagli Ospedali Riuniti di Foggia - si sarebbero adoperati, dapprima, per far predisporre dalla stazione appaltante un capitolato favorevole alla loro impresa, intervenendo anche nella definizione della tabella dei punteggi qualitativi; poi, si sarebbero attivati per garantire a quest’ultima l’accesso al “carteggio separato” tra gli Ospedali Riuniti di Foggia e la società concorrente risultata provvisoriamente aggiudicataria (ma con offerta economica ritenuta anomala e, pertanto, in fase di verifica) onde procedere alla stesura di osservazioni e controdeduzioni suscettibili di essere recepite dal Policlinico.
LE INDAGINI. Le indagini sono state eseguite dal Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo P.E.F. Bari - con il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia - mediante intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, escussione di persone informate sui fatti, servizi dinamici di osservazione e pedinamento, perquisizioni e analisi della copiosa documentazione, cartacea e informatica, sequestrata. La “manipolazione” dei citati appalti è stata ricostruita dalle Fiamme Gialle baresi, in particolare, mediante l’incrocio delle evidenze investigative rivenienti dalle attività di intercettazione tecnica con i contenuti dei files - già oggetto di condivisione tra i referenti della s.r.l. dauna e degli Enti pubblici committenti - estrapolati dai vari supporti informatici sequestrati agli indagati nel corso delle perquisizioni locali e domiciliari effettuate, su disposizione di questa Procura della Repubblica, nel febbraio 2020.