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Comune Foggia, l'appalto da 136mila euro a una cooperativa 'esperta': ma è nata da tre mesi e inattiva. Tra i soci la sorella di un assessore

Un appalto per la fornitura di arredo urbano assegnato a una cooperativa in quel momento totalmente inattiva; l'affidamento diretto per un importo di 136mila euro di poco sotto la soglia che avrebbe obbligato al bando pubblico; il termine di soli tre giorni per la presentazione dell'offerta e un'unica risposta pervenuta cinque minuti prima della scadenza; una richiesta antimafia effettuata nel mese di marzo - senza apparente motivo - pochi giorni dopo la costituzione della cooperativa che si rivela profetica in quanto, tre mesi dopo, è utile a dare il via libera alla contrattualizzazione. Come se non bastasse, la presenza tra i tre soci della cooperativa e tra i componenti del consiglio di amministrazione di Maria Aprile, sorella gemella dell’assessora all’ambiente Lucia.

L’APPALTO. Sono numerose le incongruenze dell’affidamento diretto assegnato dal Comune di Foggia lo scorso 8 luglio con determina 196 alla società cooperativa Servitalia. All’impresa è stata assegnata la fornitura e posa in opera di arredo urbano per un importo di 136mila euro + IVA. Si tratta di 20 panchine e 4 fioriere per piazza Sant’Eligio, 16 panchine e 6 cestoni portarifiuti per piazza Monsignor Luisi, 40 panchine, 16 cestoni e 4 tavoli scacchi per altre piazze non meglio individuate.

L’AFFIDAMENTO DIRETTO. La fornitura – si dice nella determina - è urgente e, per tale motivo, il Rup Cosimo Suriano ricorre alla procedura dell’affidamento diretto previsto dall’art. 50 del Codice degli appalti. Ma è qui che iniziano le contraddizioni. Tale procedura prevede che, al di sotto di 140mila euro, si possa evitare la procedura di evidenza pubblica a condizione che l’assegnazione avvenga a “soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse”. Il 10 giugno sono invitate tre imprese e – sempre per motivi di urgenza – il termine di scadenza è fissato solo tre giorni dopo, il 13 giugno alle ore 12. Alle 11,55 del giorno di Sant’Antonio l’unica impresa a rispondere è la cooperativa Servitalia che – detto, fatto – si aggiudica la fornitura.

COOPERATIVA APPENA NATA E INATTIVA. L’impresa, a tempo di record, è iscritta all’Albo fornitori del Comune di Foggia ma quali possano essere le documentate esperienze pregresse non è dato sapere. Si tratta di una cooperativa appena nata, costituita a fine febbraio e iscritta al registro delle imprese solo nel mese di marzo 2025. Non solo. Alla data del 13 giugno Servitalia non risulta svolgere alcuna attività. Peraltro, l’oggetto sociale non riguarda in alcun modo la fornitura e posa in opera di arredo urbano ma prestazioni di servizi di igiene urbana, facchinaggio, pulizia, quest’ultima attivata una settimana dopo l’appalto. Nella determina le motivazioni che hanno convinto il Rup ad affidarsi ‘all’esperta’ Servitalia non sono riportate.

ANTIMAFIA PROFETICA E PARENTELE "SCOMODE". Ci sarebbero già tutti gli elementi per chiedere conto al Comune di questo peculiare affidamento. Ma se ne possono aggiungere altri. Per la contrattualizzazione con la cooperativa occorre fare richiesta antimafia e, in mancanza di risposte della prefettura, attendere almeno 30 giorni. Ebbene, la richiesta antimafia per la cooperativa Servitalia è (era) stata già effettuata il 27 marzo scorso, senza alcun motivo apparente considerato che non risultano ulteriori affidamenti. Una richiesta profetica insomma che serve a dare il via libera in tutta fretta. La cooperativa che si conquista l’assoluta fiducia del Comune è costituita da tre soci: Antonio Padalino con esperienze nel campo delle amministrazioni condominiali, la neofita Valeria Speranza e Maria Aprile, quest’ultima sorella gemella dell’assessora all’ambiente Lucia. Una presenza ‘scomoda’ che si aggiunge tuttavia alla domanda principale: quali esperienze pregresse ha Servitalia per essersi meritata un appalto di questo importo a pochi mesi dalla nascita?

di Michele Gramazio


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