Appiccarono il fuoco in una casa colonica: emesse quattro misure cautelari
I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, dai Nuclei
Cinofili di Modugno (BA) e Tito (PZ) hanno eseguito quattro misure cautelari
coercitive, di cui una degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto
elettronico e tre dell’obbligo di presentazione alla P.G., nei confronti di quattro
persone poiché gravemente indiziati, a vario titolo, allo stato degli atti e in
relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, dei reati
di furto in abitazione aggravato, illecita detenzione di arma comune da sparo,
danneggiamento e violenza privata aggravata.
LE INDAGINI. Il provvedimento trae origine dalla complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura di Foggia e svolta dalla Compagnia di San Giovanni Rotondo tra il mese di
marzo e agosto 2023, a seguito della comunicazione riferita a quattro ignoti che avevano appiccato il fuoco in una casa colonica sita in agro di San Giovanni Rotondo.
Le serrate indagini hanno consentito di evidenziare gravi elementi indizianti circa
la diretta partecipazione degli odierni indagati all’evento dannoso. Inoltre,
sarebbero stati identificati quali autori del furto di due costosi generatori di
corrente. In aggiunta, per garantirsi l’impunità gli indagati avrebbero minacciato
con una pistola alcuni testimoni oculari dell’evento.
Sono state, inoltre, effettuate perquisizioni ad ampio raggio nei luoghi nella
disponibilità degli indagati finalizzate al rinvenimento di ulteriori cose o tracce
pertinenti o proventi del reato.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.