Prima si è guadagnato la fiducia della famiglia che versava in gravi condizioni economiche, poi con le minacce ha abusato della figlia minorenne. Il gravissimo episodio, scoperto dagli agenti della squadra mobile di Foggia e Potenza, è accaduto nella provincia del capoluogo dauno. A finire in manette un imprenditore di Melfi di 66 anni con l’accusa di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico.
GLI ABUSI NELLA VILLA. L’uomo era diventato una sorta di benefattore della famiglia che con le proprie forze non riusciva ad arrivare a fine mese, versando in disastrose condizioni economiche. L’imprenditore aveva conosciuto prima la figlia maggiore, poi la vittima, una ragazza di soli 14 anni. Entrambe erano state ospiti nella sua villa, qui sono iniziate le violenze che si sono protratte - secondo quando accertato dagli investigatori - per tutto il 2012. L’uomo la costringeva ad avere rapporti sessuali con lui, minacciandola di raccontare in giro false affermazioni sulle sue abitudini erotiche.
COINVOLTE ALTRE PERSONE? Tutto questo fino a quando la vittima si è decisa a confidare tutto ad un’amica e al parroco del suo paese che l’hanno finalmente convinta a denunciare l’uomo alla polizia. Le indagini sono tutt’ora in corso per chiarire l’eventuale coinvolgimento di altre persone.