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Apricena, in tre rapinano una banca armati di taglierino

Identificati dalle immagini di videosorveglianza

Sono stati arrestati dai carabinieri di San Severo Matteo Digioia, 40 anni, Luigi Dellerba, 36 anni, Giacomo Minafra, 30 anni, perché responsabili di due rapine commesse ai danni della filiale della Banca popolare di Puglia e Basilicata di Apricena.

LA PRIMA RAPINA. Il 19 dicembre scorso, due soggetti sono entrati all’interno della banca, armati di taglierino, e dopo aver minacciato clienti e impiegati, si sono fatti consegnare la somma di 20.000 euro in contanti per poi fuggire dall’uscita di emergenza. I carabinieri hanno subito visionato le immagini di videosorveglianza della filiale notando un uomo, identificato in Dellerba, che si è introdotto con il volto scoperto nella bussola, antistante la banca, per poi coprirsi il volto in un secondo momento con un passamontagna. Subito dopo è giunto un complice, già a volto coperto, che armato di taglierino ha aiutato il primo rapinatore.

IL BIS. Nella seconda rapina, consumata il 16 gennaio scorso, due soggetti sono entrati a volto coperto nella banca sempre armati di taglierino. In questa occasione le telecamere hanno inquadrato l’arma impugnata evidenziandone il colore giallo, un particolare risultato prezioso per le indagini. Il primo rapinatore ha scavalcato il bancone dei dipendenti facendosi consegnare 8.000 euro circa in contanti, che ha nascosto in un sacchetto di plastica. Poi, minacciando gli impiegati, ha ordinato loro di bloccare la bussola di ingresso per permettere al complice di entrare. Terminata la rapina i due sono fuggiti sempre dall’uscita di emergenza minacciando il direttore.


L’IDENTIFICAZIONE.
Anche in questo caso sono state preziose, per le indagini, le immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso i due prima della rapina, nei pressi della banca a bordo di una Fiat Stilo risultata rubata e all’uscita della banca, quando si sono tolti i passamontagna. In questo caso è stato possibile riconoscere Dellerba, già ripreso durante la precedente rapina, e il secondo rapinatore identificato in Minafra, già conosciuto per pregresse vicende giudiziarie. Anche alcuni testimoni hanno riconosciuto Dellerba perché era stato notato prima dell’entrata in banca con il volto scoperto.

LA TELECAMERA DEL NEGOZIO. Le telecamere di un esercizio commerciale hanno ripreso i due rapinatori nel momento in cui abbandonavano l’auto rubata, usata per commettere la rapina, per salire su una Ford Mondeo, intestata ad una società di noleggio. All’arrivo dei due rapinatori la macchina era già in moto con un altro complice seduto alla guida, pronto per la fuga. Dopo alcuni accertamenti, grazie alla targa del mezzo, è stato possibile risalire all’identità del noleggiatore, il terzo complice, identificato in Digioia. Durante la perquisizione, effettuata nella macchina ‘pulita’, è stato trovato il taglierino di colore giallo usato durante le fasi della rapina.

LA TECNOLOGIA PREZIOSA. “In questa occasione sono state preziose le immagini delle telecamere presenti nella zona – ha commentato Antonio Basilicata, comandante provinciale – perché hanno rilevato particolari molto importanti per le indagini. Alla luce degli ultimi avvenimenti nella nostra provincia, in cui quasi ogni giorno ci sono rapine in banca, scoprire gli autori di questi reati nel giro di un mese è un segnale positivo. Se abbiamo l’aiuto di qualcuno, soprattutto della tecnologia delle telecamere, riusciamo facilmente a risolvere le rapine altrimenti ci risulta più complicato”.

Tiziana Cuttano

di Redazione 


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