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Case popolari, Arca Capitanata 'scommette' sul superbonus 110%: mega progetto da 800milioni di euro

Dichiarato il pubblico interesse di un project financing per l'efficientamento energetico

Arca Capitanata investe su un vasto progetto di riqualificazione ed efficientamento energetico degli immobili di edilizia popolare. La società che gestisce e assegna le case popolari a Foggia e provincia punta alla fruizione delle agevolazioni fiscali previste dal superbonus 110%. Gli interventi edilizi riguardano 482 edifici di esclusiva proprietà, situati in 31 Comuni della provincia di Foggia per un totale di 4112 alloggi.

IL DECRETO. L'ok è ufficiale. Il commissario dell'Agenzia Regionale per la Casa, Donato Pascarella, ha firmato il 18 agosto scorso il decreto con il quale è stato dichiarato il pubblico interesse di una proposta di project financing pervenuta dalla rete di imprese Rebuild che ha un valore totale di investimenti previsti pari a quasi 800milioni di euro. In questi giorni si sta approntando il bando di gara che avrà come base proprio tale proposta.

IL PROGETTO.Un atto di fede e Arca Capitanata ci crede”. Dall'Agenzia Regionale hanno commentato così la decisione di puntare sul superbonus. Una 'scommessa' che viene da lontano, che ha comportato un lungo lavoro di preparazione e analisi durato un anno e mezzo. Tutto è partito con una pec ricevuta nel marzo 2021, prima ancora che una delle società partecipanti alla rete (la Luxmaster plus srl) fosse costituita. Il progetto, presentato dalla rete di imprese che comprende anche la Alp Engeneering & Service srl e la Free Energy Saving srl, è denominato “Progetto Social Housing” e si pone l'obiettivo di ridurre gli sprechi energetici, di migliorare la qualità della vita dei condomini e di aumentare la sicurezza degli immobili di Edilizia popolare di proprietà dell’Arca Capitanata.

GLI OBIETTIVI. Gli interventi, secondo quanto riporta Pascarella, "otterranno l'efficientamento energetico degli immobili grazie alla produzione di energia da fonti rinnovabili con conseguente riduzione dell’impatto ambientale e maggiore funzionalità degli alloggi; la prevenzione di danni da fenomeni sismici attraverso opere strutturali per il miglioramento della classe di rischio; la conformità degli immobili ai più elevati standard di efficienza energetica e impatto ambientale; con la rivalutazione del valore immobiliare".

IL LAVORO. Il lavoro di analisi del project financing è avvenuto grazie al gruppo di lavoro interno composto dai dipendenti Annamaria Tomasulo, Gennaro Di Tella, Armando De Santis, Lorenzo Pazienza, Stefano Salvemini, Francesco Perla, Raffaella Vaira. A loro si è affiancato, con un incarico da 80mila euro lo studio legale Pavesio. Lo scambio di documentazione si è prolungato per oltre un anno fino alla definizione del progetto di fattibilità.

LA 'SCOMMESSA'. Secondo quanto previsto dal codice degli appalti pubblici, tale proposta rappresenta ora la base su cui si bandirà la gara per l'assegnazione definitiva degli interventi edilizi. Un valore stimato, come detto, di 800milioni di euro. E non finisce qui. In programma vi è la definizione di un altro progetto presentato da Ance e annunciato a febbraio scorso dal presidente Ivano Chierici. “La proposta è in fase avanzata di esame” conferma Donato Pascarella. “Riguarda altri duemila edifici”. A occhio e croce almeno 300milioni di investimento per un totale di oltre un miliardo di euro. Una 'scommessa' da vincere.

di Michele Gramazio


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