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Archivio di Stato di Foggia senza una sede fissa, parte la petizione: "Non si può trattare così la memoria di un territorio" / L'INTERVISTA

Sollecitare le autorità competenti a trovare una soluzione definitiva che scongiuri il ridimensionamento dell'Archivio di Stato di Foggia. Lo chiede un appello-petizione sottoscritto da numerose istituzioni e associazioni di Foggia, per fare chiarezza sul futuro di uno dei luoghi culturali più importanti del territorio. Quattro sarebbero le sedi, una a Lucera nel vecchio Tribunale mentre tre sono quelle foggiane: Palazzo Filiasi, un locale a viale Francia e Palazzo Dogana. I problemi sono nati un anno fa quando l'Archivio di Stato di Foggia ha dovuto lasciare la sede di palazzo Filiasi in vista dei lavori di completamento e restauro dell'edificio, destinato a ospitare il prossimo Museo archeologico Nazionale. Il trasferimento temporaneo al vicino Palazzo Dogana ha rappresentato un problema non indifferente tenuto conto della mole dei documenti nello storico ufficio foggiano e del fatto che nella stessa sede della Provincia di Foggia dovranno essere svolti lavori di ristrutturazione che renderanno impossibile la convivenza. Trovare una sistemazione all’Archivio di Stato non sarà semplice: i depositi di tutte le sedi, infatti, risultano colmi di faldoni, oltre ad una biblioteca composta da un patrimonio bibliografico dell’Archivio conta circa 15.000 opere a stampa, compresi 500 volumi antichi risalenti ai secoli XVI e XVIII. Considerati i numeri importanti, le associazioni chiedono una sede definitiva per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale affidato all'Istituto, evitando così la disperata ricerca di spazi per le attività culturali.
L'intervista video a Mario Freda, Presidente della sezione di Foggia della Società di Storia Patria

di Redazione 


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