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Archivio per il testamento biologico: "Al consiglio comunale non interessa"

La denuncia di Sisbarra e De Santis (Sel)

Ancora nulla di fatto per la costituzione dell'archivio comunale per il testamento biologico, che permetterebbe a tutti i cittadini di Foggia di depositare presso uno sportello comunale legalemente riconosciuto le proprie volontà sul fine vita. Quando sembrava per giungere finalmente a un esito positivo, la battaglia etica si è nuovamente arenata.

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TESTAMENTO BIOLGICO: IL CONSIGLIO COMUNALE LATITA. In uno degli ultimi consigli comunali, infatti, era mancato, "forse ad arte", così come ha sottolineato Leonardo De Santis (Sel), il numero legale per affrontare la discussione. Così il presidente del consiglio comunale, Raffaele Piemontese, aveva annunciato una nuova seduta in aula per affrontare l'argomento prima della pausa estiva. Ma poi nulla di fatto. 
E così è arrivata pronta la denuncia di Sel, che, in una nota alla stampa a firma dei consiglieri Michele Sibarra e Leonardo De Santis, denuncia l'indifferenza del consiglio comunale di Foggia verso la tematica di natura etica e civica.
LA DENUNCIA DI SEL. "Nonostante le promesse fatte in aula dal presidente del consiglio, Raffaele Piemontese, - fanno sapere Sisbarra e De Santis - nessun consiglio comunale è stato programmato prima della pausa estiva. Era stato precisato, in quella sede, che all'ordine del giorno ci sarebbero stati, come primo e secondo accapo: il Registro per il testamento biologico e la mozione per l'adesione del Comune di Foggia alla Legge Rifiuti Zero. Riteniamo - continua la nota - che, molto probabilmente, queste argomentazioni non incontrano gli interessi dei tanti consiglieri comunali che prediligono altro genere di tematiche piuttosto che questioni etiche che attengono alla maturità e alla civiltà di un popolo. Noi riteniamo fondamentale tutelare i diritti di ogni singola persona a compiere le proprie scelte in piena libertà, in questo modo, favorendo ed estendendo i diritti civili e consentendo ai cittadini di poter far valere il diritto all’autodeterminazione. Essere consiglieri comunali significa anche garantire percorsi virtuosi di scelte civiche e etiche e per questo noi ci batteremo sempre", concludono Sisbarra e De Santis.

di Redazione 


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