“Il mondo manda messaggi a Putin...e l'Italia?”. È la domanda che fanno i ragazzi e le ragazze di Arcigay Foggia, tramite la propria pagina facebook, aderendo così – e non sarebbe potuto essere altrimenti – alla mobilitazione anti-omofobia che sta riguardando praticamente tutti i paesi del mondo.
“STOP HOMOFOBIA”. Nel giorno della “prima” delle olimpiadi invernali di Sochi, la sezione foggiana della nota associazione punto di riferimento contro ogni discriminazione di tipo sessuale (e non solo) aderisce alla campagna e, per ora soltanto tramite i social, invita a boicottare i giochi invernali russi. D'altronde parla chiaro la stessa testata della pagina facebook, cambiata ad hoc (come mostra la foto a corredo dell'articolo), con tanto di slogan piuttosto significativo: Boycott Sochi for human rights!. Accanto all'esclamazione-invito poi, si legge : “Stop Homofobia”. Un cartello internazionale dunque, per sollevare l'opinione pubblica e portarla a dibattere – e a condannare – l'atteggiamento del governo russo di Putin, da sempre poco sensibile, per usare un eufemismo, nei confronti dei diritti delle minoranze sessuali. E non c'è da dubitare che se ne discuterà anche questa sera (ore 20.30), nella sede di Via Perrone, a Foggia, per il primo appuntamento di L. A. T. - Laboratorio Arcigay Le Bigotte Teatro -, l'ultima iniziativa in ordine di tempo promossa dall'associazione foggiana e frutto dell'emozionante esperienza del “Simposio della Memoria”, andato in scena circa una settimana fa in occasione della giornata dell'Omocausto.
VLADIMIR VS LETTA, A COLPI DI “CINGUETTII”. Da twitter poi, non poteva mancare anche il contributo di una vera e propria eroina foggiana da sempre impegnata contro le discriminazioni di ogni tipo, comprese anche quelle politiche. Questa mattina infatti, a poche ore dall'inizio dei giochi, anche Vladimir Luxuria fa sentire la propria – seguitissima – voce. Il suo twitt, pertanto, ha una direzione mirata e quasi sembra ammiccare a quanti invocano – basta scorrere il suo profilo twitter, appunto – un suo ritorno sulle scene politiche. “Voi credete che uno come Letta che ha soppresso il Ministero delle Pari Opportunità e non ha mai fatto o detto nulla per noi adesso a #sochi difendera' i gay?”: questo il suo twitt, già ripreso e rilanciato da molti tramite il noto social network. Passano poche ore e la paladina dei diritti degli omosessuali rincara la dose, questa volta utilizzando la sua consueta intelligenza e inimitabile ironia, con due “cinguettii” nel giro di un'ora. Questo il primo: “se Letta a #sochi userà l'autorevolezza avuta sui maro' in india o sull'economia negli emirati lo prego di non parlare di discriminazioni #gay”. E di seguito, per smorzare i toni, il secondo: “per me ha un senso che Letta a #sochi indossi un fazzoletto rosa solo se se lo mette in testa come la Regina Elisabetta”. A buon intenditor...pochi twitt.
“Il mondo manda messaggi a Putin...e l'Italia?”. È la domanda che fanno i ragazzi e le ragazze di
Arcigay Foggia, tramite la propria pagina facebook, aderendo così – e non sarebbe potuto essere altrimenti – alla mobilitazione anti-omofobia che sta riguardando praticamente tutti i paesi del mondo.
“STOP HOMOFOBIA”. Nel giorno della “prima” delle olimpiadi invernali di Sochi, la sezione foggiana della nota associazione punto di riferimento contro ogni discriminazione di tipo sessuale (e non solo) aderisce alla campagna e, per ora soltanto tramite i social, invita a boicottare i giochi invernali russi. D'altronde parla chiaro la stessa testata della pagina facebook, cambiata ad hoc (come mostra la foto a corredo dell'articolo), con tanto di slogan piuttosto significativo: Boycott Sochi for human rights!. Accanto all'esclamazione-invito poi, si legge : “Stop Homofobia”. Un cartello internazionale dunque, per sollevare l'opinione pubblica e portarla a dibattere – e a condannare – l'atteggiamento del governo russo di Putin, da sempre poco sensibile, per usare un eufemismo, nei confronti dei diritti delle minoranze sessuali. E non c'è da dubitare che se ne discuterà anche questa sera (ore 20.30), nella sede di Via Perrone, a Foggia, per il primo appuntamento di L. A. T. - Laboratorio Arcigay Le Bigotte Teatro -, l'ultima iniziativa in ordine di tempo promossa dall'associazione foggiana e frutto dell'emozionante esperienza del “Simposio della Memoria”, andato in scena circa una settimana fa in occasione della giornata dell'Omocausto.
VLADIMIR VS LETTA, A COLPI DI “CINGUETTII”. Da twitter poi, non poteva mancare anche il contributo di una vera e propria eroina foggiana da sempre impegnata contro le discriminazioni di ogni tipo, comprese anche quelle politiche. Questa mattina infatti, a poche ore dall'inizio dei giochi, anche Vladimir Luxuria fa sentire la propria – seguitissima – voce. Il suo tweet, pertanto, ha una direzione mirata e quasi sembra ammiccare a quanti invocano – basta scorrere il suo profilo twitter, appunto – un suo ritorno sulle scene politiche. “Voi credete che uno come Letta che ha soppresso il Ministero delle Pari Opportunità e non ha mai fatto o detto nulla per noi adesso a #sochi difendera' i gay?”: questo il suo tweet, già ripreso e rilanciato da molti tramite il noto social network. Passano poche ore e la paladina dei diritti degli omosessuali rincara la dose, questa volta utilizzando la sua consueta intelligenza e inimitabile ironia, con due “cinguettii” nel giro di un'ora. Questo il primo: “se Letta a #sochi userà l'autorevolezza avuta sui maro' in india o sull'economia negli emirati lo prego di non parlare di discriminazioni #gay”. E di seguito, per smorzare i toni, il secondo: “per me ha un senso che Letta a #sochi indossi un fazzoletto rosa solo se se lo mette in testa come la Regina Elisabetta”. A buon intenditor...pochi tweet.