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ArcoAccadia, buona la prima: si chiude la manifestazione a Bosco Paduli, tra sport e turismo

Va in archivio la prima edizione di ArcoAccadia, la manifestazione sportiva di tiro con l’arco, specialità tiro di campagna, organizzata dal Comune di Accadia e dalla Polisportiva “Arcieri del Sud”. La prova agonistica, strutturata su un percorso di 24 piazzole dislocate su un tracciato boschivo di circa 1,5 km (così vuole il regolamento), ha richiamato nella suggestiva location di Bosco Paduli arcieri da molte parti d’Italia. Dal Salento all’Irpinia e persino dal lontano Trentino Alto Adige, tutti hanno ammirato le potenzialità di un luogo che, in questi due giorni, è stato raggiunto da appassionati e curiosi che hanno potuto cimentarsi, amatorialmente, nella pratica del tiro con l’arco.

LA COMPETIZIONE. La gara, patrocinata dalla Regione Puglia e dal Coni (rappresentato nella due giorni di Accadia dal professor Nicola Mancini, delegato provinciale), era l’ultima, inserita nel calendario federale nazionale, a offrire il pass per la qualificazione al campionato italiano in programma nel prossimo settembre. Agonisticamente, la seconda giornata ha riconfermato per molti degli atleti in gara le buone premesse della giornata inaugurale. E, nel caso di Francesco Di Pierro (Arcieri del Sud), di ottenere con ogni probabilità il lasciapassare per la prova nazionale. Analogo discorso per Elena Cantore, Arcieri del Basso Salento, che in questa due giorni ha sensibilmente migliorato (di tre posizioni) il personale ranking. Da sottolineare anche la buona prestazione di Marianna Rogazzo, atleta irpina dell “Arciere del Tricolle”.

CONTRO LA VIOLENZA. La prima edizione di ArcoAccadia è stata portavoce di messaggi di sensibilità sociale. Nel concept dell’evento, il richiamo a “Allenati contro la Violenza” (la promozione del 1522, la linea telefonica sempre a disposizione per le donne vittime di violenza) e al protocollo “Corretti Stili di Vita”.

di Redazione 


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