Arrestata infermiera che cercava di introdurre cellulari e hashish nel carcere di Foggia
Un'infermiera della Asl di Foggia che cercava di introdurre nel carcere dauno nove telefonini (tra microtelefoni e smartphone), due schede sim e quasi 200 grammi di hashish è stata arrestata nel giorno di Pasquetta dalla Polizia Penitenziaria. La donna è stata bloccata all'ingresso del penitenziario dalla polizia penitenziaria. Secondo i sindacati, droga e telefoni erano destinati ad un detenuto di San Severo.
IL LICENZIAMENTO. La ASL Foggia ha comunicato che il Direttore Generale Antonio Nigri, appena informato dell’accaduto dal direttore del distretto sociosanitario di Foggia e dal responsabile sanitario dell’istituto penitenziario, ha dato immediate indicazioni ai servizi preposti di sospendere l’infermiera dal servizio e di avviare l’iter per il licenziamento. La direzione strategica ringrazia la direzione dell’istituto penitenziario, la polizia penitenziaria e la procura per l’intenso lavoro investigativo protrattosi anche nel periodo di festività, ed esprime massima fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine alle quali assicura la massima collaborazione.
GETTA FANGO SUGLI ALTRI. “Il rammarico – dichiara Antonio Nigri - è che questi comportamenti illeciti da cui prendiamo le distanze rischiano di gettare fango su tanti nostri infermieri professionisti, uomini e donne, che prestano servizio con abnegazione e dedizione, lavorando accanto alle persone malate. A loro va il nostro sentito ringraziamento”.
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