Comune di Foggia, non è una barzelletta: arrestati Iaccarino e Capotosto, coinvolto un imprenditore
Per corruzione, tentata induzione indebita e peculato.
Alle prime luci dell’alba di oggi, 30 aprile, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei consiglieri comunali di Foggia Leonardo Iaccarino, 44 anni, e Antonio Capotosto, anni 61, nonché dell’imprenditore L. F. anni 51.
I destinatari del provvedimento restrittivo sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, tentata induzione indebita e peculato.
L'IMPRENDITORE. Dalle indagini, svolte dalla Squadra Mobile, dalla DIGOS e dal Servizio Centrale Operativo, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia, è emerso che il consigliere comunale Iaccarino - già presidente del Consiglio comunale e poi rimosso dalla carica dopo le note vicende di Capodanno -, in cambio di denaro e altra utilità, ha favorito, compiendo un atto contrario ai doveri d’ufficio, l’imprenditore L.F. nella liquidazione di una somma di denaro che vantava nei confronti del Comune di Foggia per la fornitura di prodotti fitosanitari necessari per l’attività dell’azienda agricola comunale “Masseria Giardino”.
IL DENARO. Sono emersi, inoltre, gravi indizi di colpevolezza nei confronti del predetto Iaccarino e del consigliere comunale Capotosto che hanno tentato di indurre un imprenditore foggiano a versare una somma di denaro di circa 20.000 euro per ottenere l’approvazione di una delibera comunale a favore di una società riconducibile al medesimo imprenditore.
Iaccarino è ritenuto responsabile anche di una serie di peculati, essendosi in più occasioni, nell’arco di poco più di tre mesi, appropriato di denaro di cui aveva la disponibilità per ragioni del suo ufficio e che destinava all’acquisto di beni per sé.
Nei confronti degli indagati sono state disposte le seguenti misure coercitive:
Iaccarino è destinatario della misura coercitiva della custodia in carcere, Capotosto è destinatario della misura coercitiva degli arresti domiciliari, L. F. è destinatario della misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla P.G.
Sono tuttora in corso approfondimenti investigativi per verificare ulteriori ipotesi di reato collegate e il coinvolgimento di altri soggetti nelle condotte delittuose.
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