Arresti Calcio Foggia, l’Amministrazione Comunale: “La città non si piega a violenza e illegalità”
Con una nota inviata alla stampa l’Amministrazione Comunale di Foggia esprime ferma condanna per i gravi fatti emersi nelle ultime ore, che hanno visto l’arresto di alcuni “pseudo tifosi”, accusati di estorsione nei confronti della società Calcio
Foggia 1920.
COLPITI AL CUORE. “Una vicenda vergognosa - scrivono da Palazzo di Città - che colpisce al cuore non solo una società sportiva, ma l’intera comunità cittadina. Chi si rende responsabile di atti del genere offende la città, ne deturpa l’immagine e contemporaneamente mina le basi della vera cultura sportiva, trasformandola da elemento di passione, condivisione e appartenenza in strumento di intimidazione e sopraffazione. Lo sport e in particolare il calcio rappresentano per noi un valore assoluto, un veicolo di crescita sociale,
educativa e culturale. È inaccettabile che venga piegato a logiche criminali da chi non ha nulla a che vedere con il vero tifo.
SOLIDARIETA'. “A nome della città - prosegue la nota - esprimiamo la nostra più sincera solidarietà alla proprietà della società Calcio Foggia 1920 e a tutta la vera tifoseria, che da sempre sostiene con amore e rispetto la squadra e i colori rossoneri. Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo agli inquirenti e alle forze dell’ordine per il prezioso lavoro
svolto. Foggia non si piega alla violenza né all’illegalità. La città continuerà a camminare a testa alta, facendo fronte comune contro ogni forma di intimidazione, per difendere i valori dello sport, della legalità e del vivere civile”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.