In un’insospettabile autofficina di Orta Nova si preparavano gli assalti ai furgoni: 4 arresti nel Foggiano
In due distinte rapine sottratti tabacchi del valore di 350mila euro
Un’insospettabile autofficina alle porte di Orta Nova era utilizzata come base logistica da un gruppo criminale per preparare e portare a termine assalti a furgoni che trasportavano tabacchi. È stata questa scoperta a consentire ai Carabinieri di San Severo e di San Giovanni Rotondo di arrestare 4 persone tra cui il titolare dell’officina, ai domiciliari per favoreggiamento. Per gli altri tre, le accuse sono di rapina, porto d’armi e sequestro di persona.
LE RAPINE. Le indagini sono legate a due rapine distinte avvenute nei mesi scorsi: il 26 settembre 2019, sulla statale 673 in agro di San Nicandro Garganico, all’altezza del santuario di San Nazario, i rapinatori armati di pistole e fucili a canne mozze avevano costretto il conducente del furgone e l’agente di scorta a salire sul sedile posteriore di un auto di uno dei complici per poi essere abbandonati in aperta campagna. In quell’occasione i rapinatori si erano impossessati di sigarette e tabacchi del valore di circa 100mila euro. Il 21 novembre 2019, con un modus operandi simile, i rapinatori a bordo di un'Alfa 156, utilizzata per costringere l’autista del furgone a fermarsi, e di una Volkswagen Bora, modificata sulla parte anteriore per spingere il furgone in un casolare abbandonato vicino, dove era avvenuto il trasbordo del bottino, si erano impossessati di tabacchi per un valore di 150mila euro.
L’AUTOFFICINA. La svolta è avvenuta il mattino seguente alla seconda rapina quando, sul cortile antistante un’autofficina di Orta Nova, i Carabinieri hanno notato un furgone del tutto simile a quello utilizzato per il trasbordo dei tabacchi e con alcuni particolari congruenti: danni sulla carrozzeria e sul paraurti posteriore, scolorimento di alcune lettere del modello del mezzo. Il locale è stato quindi sottoposto a perquisizione nel corso della quale è stata rinvenuta la Volkswagen Bora utilizzata per spingere il furgone rapinato per alcuni chilometri e la targa utilizzata per la rapina.
GLI ARRESTI. Le immagini catturate dalle telecamere posizionate nei pressi dell'autofficina hanno successivamente consentito di identificare le persone che si erano avvicendate su quei mezzi nelle fasi immediatamente precedenti e successive alla seconda rapina. Le intercettazioni telefoniche ed ambientali, la localizzazione di mezzi e l'analisi dei tracciati di tabulati telefonici e celle agganciate, hanno infine consentito di raccogliere gli elementi di prova che hanno portato agli arresti di Vincenzo Santoro, classe '68, Michele Carbonaro classe '69, Alessandro Palumbo classe '83 accusati di rapina, porto d'armi e sequestro di persona, e del titolare incensurato dell’autofficina, Donato Russo classe '83 accusato di favoreggiamento.
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