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Arresti in Comune, l' (auto)profezia di Capotosto in difesa di Iaccarino: "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra"

“Qui siamo tutti peccatori. E allora, chi è senza peccato, scagliass a prima pret”. Un concetto concluso in dialetto, per renderlo ancora più chiaro. Suonano quasi come una (auto)profezia le parole di Antonio Capotosto, pronunciate dal consigliere comunale arrestato oggi a Foggia e dette in difesa di Leonardo Iaccarino, l’altro consigliere comunale destinatario di un ordine di misura cautelare, durante l’ormai celebre seduta dell’1 febbraio,

GUARDA L'intervento di Antonio Capotosto in Consiglio comunale

LA MOZIONE. Un intervento accorato, durante il quale Capotosto prese appunto le difese dell’allora presidente del Consiglio comunale, cercando anche un cavillo regolamentare per rinviare l’ordine del giorno che doveva decretarne la revoca. Durante la discussione sulla mozione pregiudiziale (poi non approvata e sconfessata anche dal Tar), Capotosto gettò la maschera, ammettendo un dietrofront sulla mozione di sfiducia: “Iaccarino ha fatto stronzate sui social ma si è mantenuto pulito come Presidente del Consiglio”. E nel replicare ai colleghi che lo incalzavano, in particolare Ciccio D’Emilio, spiegò: “Sì, è vero che abbiamo sottoscritto la mozione di revoca. Ma se mi accorgo di sbagliare, torno indietro sui miei passi. Non voglio andare contro il regolamento e voglio rispettarlo. Se poi – disse provocatoriamente - dobbiamo continuare a nascondere le leggi, facciamo pure. Applichiamo il regolamento e iniziamo a lavorare sul serio, non per Capotosto ma per il bene della nostra città. Iaccarino è stato eletto da noi ma ci sono consiglieri che provano gusto ad ammazzare questa persona. Per quanto riguarda il Comune, il signor Iaccarino non ha fatto nessun reato, si è mantenuto pulito nel ruolo che istituzionalmente rappresenta”. 

I MERCENARI. E infine, l’affondo: “Ci sono politici tra di noi che girano come mercenari per prendere il potere e per diventare arroganti”. Ma alla richiesta di Lia Azzarone di fare nomi e cognomi, la controreplica: “Si dice il peccato, non il peccatore”.

di Redazione 


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