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Braccianti schiavizzati a due passi dalla città: arrestato caporale, incastrato da videoriprese

È stato arrestato ieri, al termine di una breve fuga e di una colluttazione, il 40enne Drissa Diawara per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e danneggiamento di auto di servizio.

L'ARRESTO. Il caporale è stato bloccato, dopo un appostamento della polizia, mentre era alla guida di un furgone in condizioni fatiscenti su cui viaggiavano una quindicina di braccianti stranieri. Nonostante l’effetto sorpresa, il conducente si è dato alla fuga, ma gli agenti sono riusciti a bloccarlo dopo un breve inseguimento a piedi e una conseguente colluttazione in quanto, all’atto del fermo, il caporale ha opposto resistenza, dimenandosi con calci e pugni.

IN PERIFERIA. L'operazione, volta a contrastare il fenomeno del Caporalato, azione intensificata dopo le tragiche morti sulle strade della provincia, è stata condotta dagli agenti della squadra mobile di San Severo in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del lavoro dei Carabinieri di Foggia. Gli investigatori avevano notato, nei giorni scorsi, in via Sprecacenere, alla periferia di Foggia, braccianti stranieri che raccoglievano pomodori.

LA GIORNATA CON IL CAPORALE. È iniziata, pertanto, una tempestiva attività di osservazione con videoriprese, appostamenti e pedinamenti che ha consentito di ricostruire l'intera giornata lavorativa dei braccianti. I lavoratori giungevano sull’area coltivata verso le sei di mattina trasportati a bordo di un furgone bianco, fatiscente e senza finestrini, a cui, tagliando la lamiera, erano state praticate sul retro alcune aperture appena sufficienti per respirare. L'uomo arrestato, che conduceva il mezzo, non si limitava al trasporto ma nel corso della giornata controllava il lavoro sui campi. L'ausilio di videoriprese ha consentito infatti di raccogliere prove inconfutabili sul comportamento del caporale.

LE TESTIMONIANZE. Dopo l'arresto, alcuni dei braccianti agricoli sono stati condotti in questura dove hanno voluto fornire agli investigatori preziosi spunti investigativi circa l'ipotesi di reato di caporalato. Il furgone, adattato per il trasporto dei braccianti, è stato sequestrato. Sull'episodio sono partite le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Foggia.
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di Redazione 


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