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Solstizio di maggioranza: quella delega a Iaccarino che salvò la legislatura

In cambio del sostegno, Landella gli concesse di occuparsi di Masseria Giardino

E’ il 21 giugno 2018: la maggioranza è in fibrillazione e Landella rischia di andare a casa. All’ordine del giorno c’è l’approvazione del consuntivo 2017 ma i numeri in consiglio sono ancora traballanti. Il sindaco, due mesi prima, aveva rassegnato le dimissioni dopo una serie di defezioni: Mainiero, Vigiano, il compianto Fiore. Le ritira dopo aver ottenuto, tra feroci polemiche, il sostegno di tre consiglieri di minoranza: Saverio Cassitti, Sergio Clemente e Leonardo Iaccarino. Quest’ultimo, tuttavia, è ancora incerto e non è detto che regga alla prova dei voti. Poco prima del consiglio comunale, Landella firma il decreto 49 del 21 giugno: si tratta della delega con cui assegna proprio al consigliere, arrestato quest’oggi, l’incarico “di approfondire le tematiche relative alla valorizzazione della Masseria Giardino, ai fini del miglioramento della complessiva gestione del bene comunale”. Qualche ora dopo, con il voto decisivo di Iaccarino, il bilancio viene approvato. La legislatura è salva e la prova di forza di Landella lo lancia, un anno dopo, verso la riconferma.

LA DELEGA A IACCARINO E GLI INTERESSI CON LA MASSERIA. È quello un momento di fondamentale importanza nel corso del mandato di Franco Landella e se il sindaco resta assolutamente estraneo all’inchiesta, la valenza politica della delega affidata a Iaccarino assume un risvolto totalmente differente alla luce dell’inchiesta della procura di Foggia che ha portato, nella mattinata di oggi – 30 aprile - , all’arresto del’ex presidente del consiglio comunale. Le accuse nei suoi confronti di corruzione, tentata induzione indebita e peculato sono, infatti, legate proprio al suo interesse per Masseria Giardino. Secondo gli inquirenti, Iaccarino si è adoperato a favore dell’imprenditore Francesco Landini per il pagamento di una fattura relativa alla fornitura di prodotti fitosanitari necessari alle attività dell’azienda agricola della Masseria. Si tratta della fattura del 31/12/2019 emessa da Michelina Russo, azienda nella quale Landini riveste la carica di institore. La somma di 26970 euro non era stata impegnata e autorizzata da provvedimenti precedenti. A luglio 2020, tuttavia, la questione fu sanata con una determina del dirigente Affatato. Emergono, inoltre, altre coincidenze proprio nel periodo in cui Iaccarino ha la delega ad occuparsi di Masseria Giardino. Non passa un mese dall’incarico che Francesco Landini si vede affidare, con determina del 20 luglio 2018, lavori urgenti e straordinari di aratura dei terreni per un importo di 10.500 euro. E questo non sarà l’unico affidamento. Altri lavori urgenti e straordinari, per ulteriori 10mila euro, sono assegnati a Landini con determina del 15 aprile 2019. Un provvedimento fotocopia dell’anno precedente nel quale non si ha neanche l’accortezza di cambiare il riferimento all’annata agraria che resta quella del 2017/18 anziché quella del 2018/19. Insomma, gli interessi di Leonardo Iaccarino nei confronti di Masseria Giardino non si limitano alla volontà di riqualificazione. L’incarico del consigliere, sospeso ora dalla Prefettura, dura pochi mesi, fino a maggio 2019: giusto il tempo di sostenere Landella alle elezioni e portare in dote il bottino di 1312 voti.

di Michele Gramazio


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