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Operazione Saturno 2, estorsioni davanti alla Princes: arrestati il boss Sinesi e cinque membri del clan

La polizia di Stato di Foggia sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, per il reato di concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di sei appartenenti alla nota batteria foggiana dei Sinesi Francavilla, già arrestati nel mese di giugno.

RACKET POMODORO.  L'indagine, condotta dai poliziotti della squadra mobile foggiana, ha consentito di acclarare numerose estorsioni consumate dal gruppo criminale, facente capo a Roberto Sinesi, ai danni di autrasportatori intenti a trasportare pomodoro all'interno della ditta conservificio Princes di Foggia. Agli stessi, gli esponenti del clan chiedevano una tangente di 50 euro a camion, minacciando danni ai mezzi (LEGGI).

IL BOSS. Fra i destinatari della misura restrittiva c'è il capo indiscusso, Roberto Sinesi, soggetto già condannato per reati associativi di stampo mafioso, che, martedì scorso, mentre era a bordo dell'auto guidata dalla figlia Elisabetta, con il nipotino Roberto di soli 4 anni in braccio, è stato vittima di un attentato. Presumibilmente tre killer hanno esploso 16 colpi di arma da fuoco di vario calibro in direzione della sua autovettura, ferendo il boss alla scapola sinistra ed il nipotino alla spalla destra.

IL CLAN. Oltre a Roberto Sinesi, le misure restrittive sono state eseguite nei confronti del 40enne Luigi Biscotti, già arrestato per il tentato omicidio di Vito Lanza (LEGGI), Luciano Cupo che materialmente fece esplodere una bomba ai danni della Pizzeria Mia (LEGGI), Cosimo Giardiello del '72, Raffaele La Tegola, classe '71 e Luigi Speranza, in passato arrestato per tentata estorsione. (LEGGI).

NUOVI ARRESTI. La nuova misura cautelare si è resa necessaria poichè le precedenti ordinanze erano state annullate dal Tribunale del Riesame per difetto di motivazione, nel mese di luglio, con conseguente scarcerazione dei destinatari. Il ricorso della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari contro la scarcerazione ha consentito i nuovi arresti.

di Redazione 


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