Arte e talenti senza confini, un successo la sfilata di moda realizzata dai corsisti della sartoria solidale
Al progetto “I saperi x l'inclusione 2” hanno partecipato 18 ragazze e 2 ragazzi
Arte, bellezza, intercultura, talenti, creatività, umanità, integrazione, futuro. E’ da questa miscela di espressioni che bisogna partire per raccontare la sfilata di moda che è andata in scena ieri pomeriggio nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana con l’obiettivo di raccontare del sogno di un’inclusione possibile, dell’immigrazione letta come risorsa e non come problema, di quanto sia importante acquisire delle professionalità per provare ad uscire fuori dal disagio economico e sociale. Perché “Contaminazione… oltre la Daunia” è stata una sfilata di abiti non tradizionali, realizzati ed indossati dai corsisti (18 donne e 2 uomini) che hanno partecipato al progetto “I saperi x l'inclusione 2”, promosso dal Rotary Club Foggia “U. Giordano”, presieduto da Raffaele Barone ed organizzato in collaborazione con la Consigliera di Parità, Antonietta Colasanto, con la partnership della Caritas Diocesana e la Cooperativa Sociale Medtraining ed altri partner.
IL PROGETTO. Anche per questa edizione, dunque, il corso ha coinvolto venti persone di diverse nazionalità, in particolare alle fasce sociali più deboli ed in difficoltà, con la finalità di incoraggiare un percorso professionale nell'ambito della sartoria e di valorizzare le potenzialità attitudinali e la creatività di ogni singola allieve. Il corso di formazione si è svolto presso la Caritas di Foggia, condotto da esperti del settore, per una durata complessiva di 210 ore suddivise in 6 mesi. Oltre alle lezioni teoriche e all'apprendimento sartoriale, il progetto ha previsto un percorso individuale di orientamento al lavoro a cura della Cooperativa Medtraining. Il momento clou dell’iniziativa, quindi, è stata la sfilata di abiti che hanno messo in luce i talenti, le professionalità, la creatività dei corsisti che nel lavoro di sartoria possono trovare una risposta al loro viaggio migratorio o un’occasione lavorativa.
QUARI DI COLORI. La serata “Contaminazione… oltre la Daunia” si è sviluppata per Quadri. Ogni Quadro ha raccontato un mondo, una contaminazione di colori, di stoffe, di dettagli. Si è passati dagli abiti che richiamavano alla tradizione del Marocco per poi passare alle suggestioni del British Style, passando per la Puglia e per gli abiti da sposa. Una sfilata di colori, dettagli, idee. Seta, raso, tartan e tanto altro ancora per ribadire che la contaminazione fra culture diverse è solo ricchezza. «Questo progetto ci aiuta a riflettere sul fatto che stiamo creando una situazione di normalità, perché il talento, la creatività non hanno confini e frontiere – ha detto Carmine Spagnulo, vice-presidente della cooperativa Medtraining - . Le attuali situazioni che stiamo vivendo, invece, ci sta raccontando altro, privandoci di un’umanità aperta e tollerante. L’immigrazione va vista come una risorsa non come un’emergenza ed un problema, e questo è un atto di resistenza che va rafforzato».
OCCUPAZIONE FEMMINILE. Gli abiti realizzati dalle ragazze e dai ragazzi che hanno partecipato al laboratorio di sartoria solidale, insieme alle borse che hanno sfilato, hanno messo in risalto quanto sia importante in chiave di inclusione concreta sostenere queste iniziative di accompagnamento ad una professione. «E’ un progetto utile per il mondo femminile il cui tasso di disoccupazione è ancora molto alto – ha aggiunto Antonietta Colasanto, consigliera Parità della Provincia di Foggia - . Stiamo provando ad offrire alle donne che vivono in situazioni di difficoltà o che vengono da fuori un mestiere, una professione, che può diventare utile domani».
IL SOGNO DELLA SARTORIA. Anche quest’anno, il progetto è staro seguito con passione e determinazione da Maria Buono, del Rotary Club “Umberto Giordano”: «Il desiderio è quello di creare una cooperativa sociale ed una sartoria solidale che possa dare loro la possibilità di realizzare abiti da vendere offrendo quindi un’autonomia lavorativa che dia dignità alle persone». Per portare avanti il sogno, le promotrici del progetto sono alla ricerca di un locale in cui poter allestire l’idea della sartoria. La sfilata di abiti di moda è stata intervallata da momenti di danza a cura degli allievi di Spazio Danza di Lucia Fiore. (Emiliano Moccia)
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