"In tutti questi anni ci siamo sempre trovati di fronte ad un muro, al sentirci dire che non spazi e locali adeguati. adesso, però, con le riforme del 2012 e del 2013 è tempi che anche il Tribunale di Foggia sia in grado di offrire le risposte giuste per quel che riguarda l'ascolto dei minori nelle aule di giustizia". Anche per questo, Massimiliano Arena, , direttore della rivista Diritto Minorile e già Presidente della Camera Minorile di Capitanata, promette che a breve lancerà "una petizione on-line affinché in tutti i Tribunali di Italia, ed in particolare in quello di Foggia, ci sia una sala di ascolto per minori attrezzata per la registrazione audio/video con supporti analogici e digitali e lo specchio unidirezionale".
I DIRITTI DEI NONNI I figli naturali sono ormai equiparati in tutto ai figli legittimi. Mutano le competenze dei tribunali, la magistratura minorile viene ridimensionata. Le recenti riforme hanno toccano diversi aspetti e per questo la Camera Minorile di Capitanata, con il patrocinio dell'Ordine degli Avvocati di Foggia, lo scorso venerdì ha organizzato un convegno per fare il punto della situazione. Fra i temi affrontati, dunque, anche Il Decreto legislativo entrato in vigore il 7 febbraio 2014 riguardante i 'diritti dei nonni'. "Questo vuol dire - evidenzia Arena - che il nonno, paterno o materno, cui sia impedito il rapporto con il nipote, potrà ricorrere al giudice per soddisfare l'esigenza del minore di mantenere rapporti significativi con i nonni. Perché gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni".
DEONTOLOGIE A CONFRONTO Oltre ad approfondire gli aspetti fondamentali delle riforme in materia di diritto familiare, la Camera Minorile di Capitanata ora presieduta da Maria Emilia De Martinis, ha intenzione di correggere e combattere anche i linguaggi giornalistici scorretti e la superficialità con cui, molto spesso, i mezzi di informazione trattano questioni delicate come quelle legate ai minori. "Nel mese di maggio abbiamo intenzione di organizzare un momento di confronto e di incontro fra deontologie diverse, fra l'Ordine dei Giornalisti, quello degli Assistenti Sociali e Psicologi, della Magistratura e degli Avvocati. Di recente, - conclude Arena - nelle trasmissioni televisive 'Le Iene' e 'Linea Gialla' hanno fatto carne da macello. Stanno passando luoghi comuni e messaggi che fanno male a tutti gli operatori: gli assistenti sociali sembra che vogliano togliere i bambini ai genitori, i magistrati sono sempre favorevoli alle mamme, gli avvocati si vendono le cause. Forse è giunto il momento di fermarsi e confrontarsi, coinvolgendo anche il mondo dell'informazione".