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ASL Foggia, corsi di formazione salvavita per i giovani medici dei centri turistici

In occasione dell’affidamento degli incarichi per l’estate il Coordinamento della Emergenza Urgenza Territoriale 118 della ASL Foggia ha organizzato dei Corsi di formazione sul primo intervento salvavita, rivolti ai medici più giovani della Continuità Assistenziale Turistica della provincia di Foggia.

ASSISTENZA PIU’ EFFICACE. Un’occasione - scrivono dall’azienda sanitaria - che ha permesso ai medici più giovani di assistere alle tecniche di soccorso in emergenza già acquisite in maniera teorica e di metterle in pratica, in prima persona. Questo, per rendere più efficace e immediata l’assistenza sanitaria nelle sedi dove c’è un maggiore afflusso di turisti, in attesa dell’eventuale arrivo del 118. A tenere i corsi sono stati Vincenzo Colapietro e Francesco Niglio, medici del Coordinamento 118 con oltre 30 anni di esperienza nella Medicina d’Urgenza.

COLAPIETRO. Con l’aiuto di un manichino, Colapietro ha illustrato le tecniche basilari della rianimazione cardiopolmonare di base, della defibrillazione precoce e le manovre di disostruzione delle vie aeree. “L’arresto cardiocircolatorio – ha spiegato - necessita di un soccorso immediato. Oltre alla richiesta di intervento del 118, è quindi importante praticare il massaggio salvavita, in modo tempestivo e corretto. Anche con le mani nude, infatti, si può salvare una vita”. Ad uno ad uno, seguendo le indicazioni del loro formatore, i medici hanno simulato il massaggio cardiaco, a mani nude o con l’ausilio di apparecchiature come il defibrillatore o di dispositivi medici come il “pallone ambu”, un pallone autoespandibile, utilizzato per supportare l’attività respiratoria.

NIGLIO. Discorso a parte, hanno spiegato i formatori, è l’intervento in urgenza sul bambino. A illustrare le tecniche più appropriate è stato Francesco Niglio, chirurgo pediatrico. “Ricordate – ha spiegato – che il bambino non è un piccolo adulto, ma una entità a sé stante, con peculiarità fisiologiche diverse che, pertanto, vanno gestite in modo specifico. Il vostro compito è interpretare il bambino che, se troppo piccolo, potrebbe non essere in grado di esprimersi e spiegare in che punto avverte dolore. Accanto ci saranno, poi, i genitori che voi dovrete tranquillizzare. Sarà vostro compito, quindi, comprendere in pochi istanti qual è l’urgenza che state gestendo, come gestirla e come comunicare con i genitori”.

UNA PRASSI. L’iniziativa - concludono dalla ASL - è stata accolta con grande entusiasmo dagli stessi medici, in futuro sarà consolidata e diventerà una prassi aziendale che accompagnerà in futuro l’assegnazione degli incarichi di continuità assistenziale ai medici più giovani.

di Redazione 


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